Crisi idrica, il sindaco chiede aiuto e convoca un’assemblea con ex consiglieri, comitati e associazioni

SCIACCA. C’è una crisi idrica che fa tremare il sindaco Francesca Valenti, nonché presidente dell’Ati agrigentina. E’ una cronaca di una crisi annunciata, specie dopo le dimissioni del commissario prefettizio Dell’Aira con la sua lettera di fuoco in cui palesa una situazione disastrosa e il rischio della sospensione idrica in provincia.

I curatori fallimentari nominati dal Tribunale di Palermo vogliono pagare i debiti accumulati in capo alla Girgenti Acque, e adesso il pericolo è che improvvisamente il servizio idrico possa venire interrotto. All’improvviso, il sindaco Francesca Valenti ha convocato per dopodomani un incontro con gli ex consiglieri comunali, i segretari comunali di partito, le associazioni e i comitati cittadini per comunicazioni urgenti  che darà sul servizio idrico integrato, sulla grave crisi idrica causata dalla  carenza di piogge, sulla situazione attuale dell’ente gestore e sulle prospettive dello stesso servizio.

Ma oggi c’è l’intervento critico di Calogero Bono e Giuseppe Milioti che difendono chi continua ad avere perplessità sull’azienda consortile, accusando Francesca Valenti per la situazione di emergenza nella quale ci troviamo, soprattutto col pericolo che se le cose dovessero prendere la piega peggiore, nessuno potrà più intervenire per riparare i ripetuti guasti dei pozzi Carboj. “Al netto delle chiacchiere e del populismo sconsiderato – concludono – siamo stati da sempre innamorati di un servizio ottimale efficiente ed economico e ad oggi con i fatti questo è un risultato che non si è raggiunto”.

La sicurezza dimostrata dal sindaco in diverse occasioni sulla questione del servizio idrico oggi sembra venire meno tanto da indurla a convocare partiti, ex consiglieri, sindacati, associazioni. A chi verrà data la colpa? Un capro espiatore si troverà.

Filippo Cardinale