Crisi idrica: i serbatoi che una volta si mettevano nei terrazzi e nei balconi ora anche nei giardini

Con i turni di erogazione idrica di oggi in estate si rischia una nuova situazione di emergenza. E le famiglie saccensi si organizzano

SCIACCA. Con turni settimanali di erogazione idrica, in alcuni quartieri della città cresce la preoccupazione in vista della stagione estiva. E’ quanto accade a San Marco, dove al momento in gran parte della zona l’approvvigionamento avviene ogni sei giorni. Se in inverno, e con le cisterne interrante che ci sono in quasi tutte le case, l’acqua può bastare, con il caldo e in estate la gestione della risorsa disponibile potrebbe complicarsi. Ecco che c’è chi aguzza l’ingegno e cerca di incrementare le proprie scorte. In tanti stanno acquistando serbatoi esterni di mille, duemila e tremila litri per aggiungere altra acqua a quella che arriva nella cisterna principale. Gli spazi a disposizione in gran parte delle abitazioni di San Marco, fornite di zona verde, consentono di collocare questi grandi serbatoi colorati. Tra alberi e tappeti erbosi, sempre più rari vista la carenza di acqua, è facile intravedere questi grossi contenitori. Una volta erano nelle terrazze delle case del centro storico, ora si trovano nei giardini. Con un servizio idrico insufficiente come quello attuale, oggi come una volta, ci si deve organizzare. E tutto questo, purtroppo, ha naturalmente dei costi, che si aggiungono alle bollette.