Crisi idrica: domani assemblea pubblica ma non ci saranno Aica e Ati
Oltre ai vertici dei due organismi, gli organizzatori hanno invitato anche sindaci, parlamentari nazionali e regionali, tecnici, rappresentanti di sindacati, associazioni, comitati civici, partiti politici.
All’assemblea pubblica sul servizio idrico organizzata da alcune associazioni e comitati, non ci saranno i rappresentanti dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini e dell’Ati Idrico, ovvero i due organismi che gestiscono nella nostra privincia un servizio fondamentale che da anni è avvolto da criticità, accentuate negli ultimi mesi dalla siccità.
Dopo avere appreso che gli organizzatori, in gran parte le associazioni che fanno capo alla Consulta degli utenti di Aica, hanno rivolto il loro invito anche agli organismi di gestione del servizio pubblico, abbiamo cercato di capire se gli interlocutori (cda di Aica e direttivo dell’Ati idrico con relativi direttori generali) parteciperanno a tale confronto. Non ci sono conferme di adesione. Da fonti non ufficiali emerse dagli ambienti della società consortile apprendiamo che la partepazione di rappresentanti di Aica è alquanto improbabile, anche alla luce dell’episodio che nell’ultimo corteo vide protagonista il presidente del cda Settimiio Cantone, contestato e costretto ad allontanarsi su consiglio delle forze dell’ordine.
Non ci sarà nemmeno il presidente dell’Ati Idrico, Giovanni Cirillo, che ha ricordato le accuse che in questi mesi le associazioni hanno rivolto all’Ati ed ai sindaci, indicati come responsabili delle criticità del servizio. E poi, appare difficile immaginare un sindaco disponibile e fare da vittima sacrificale in un dibattito pubblico.
L’assemblea è in programma domani mattina presso lo “Spazio Temenos” di Agrigento.
Ad organizzarla, come detto, diverse associazioni riunite in apposito coordinamento, tra cui il comitato “Vogliamo l’acqua” che lo scorso agosto ha organizzato un corteo di protesta ed ha poi incontrato il Prefetto Filippo Romano. Si tratta di un incontro pubblico a cui possono partecipare i cittadini, che prende spunto proprio dalle recenti manifestazioni pubbliche. L’idea è di affrontare il grave problema di un servizio idrico che non funziona, con interventi che consentano di dibattere, anche da differenti posizioni, i temi già noti, a cominciare dalle risposte delle istituzioni alle istanze dei cittadini. E inoltre, tra gli altri anche il ruolo di Aica e Ati, degli impegni della Regione Sicilia su dighe, invasi e reti, il ruolo di Siciliacque, il ruolo di indirizzo dei Comuni e dei sindaci. Gli organizzatori hanno invitato anche sindaci, parlamentari nazionali e regionali, tecnici, rappresentanti di sindacati, associazioni, comitati civici, partiti politici.