Crisi idrica, altra diffida del sindaco alla Gestione commissariale del servizio. “L’acqua è poca e la papera non galleggia”, canta Alberto Selly
SCIACCA. Crisi idrica, turni che saltano, erogazione col contagocce. La terribile estate dei saccensi ma anche degli agrigentini a causa del terremoto Girgenti Acque e Hydortecne, ma anche dei ritardi con cui si sta procedendo con l’operatività del nuovo gestore pubblico, l’Aica.
Intanto, parte una nuova diffida del Comune di Sciacca alla Gestione commissariale del Servizio Idrico Integrato dopo quella inviata lo scorso 13 luglio. Una nota che evidenzia ancora una volta il gravissimo disagio che stanno vivendo ormai da tempo cittadini di diversi quartieri di Sciacca.
Nel prendere atto “che nulla è cambiato in ordine alla distribuzione idrica nella nostra città, in cui zone prive di erogazione da oltre una settimana continuano a rimanere tali (come località San Calogero, zona Montagna ecc.)”, il Comune di Sciacca sollecita alla Gestione commissariale interventi urgenti.
Un atto con cui si diffida chi ha al momento la responsabilità del Servizio Idrico a “ripristinare i turni di erogazione abituali e, comunque, ad aumentare la dotazione idrica destinata a Sciacca in quantità tale da garantire il regolare approvvigionamento idrico”.
Nella diffida, si chiede inoltre di conoscere nel dettaglio: la turnazione nelle varie zone di Sciacca così come è al momento organizzata; la quantità giornaliera di acqua emunta dalle fonti (Grattavoli e Carboj) e la destinazione della stessa a Sciacca e agli altri comuni del Comprensorio”.