Crisi idrica, a Sciacca politica unita: giunta e consiglio approvano ordine del giorno inviato ad Aica, Ati e Regione
Nel documento si rileva che il progetto di rifacimento della rete idrica cittadina c’è ma non è inserito nei programmi comunitari e nazionali. Chiesto alla società consortile di ridurre portata idrica ai Comuni che non pagano la loro quota societaria e di bloccare nuove assunzioni
SCIACCA.Il consiglio comunale di Sciacca a l’amministrazione in carica, hanno approvato ieri sera un dettagliato ordine del giorno sulla crisi idrica. Un documento che contiene una serie di valutazioni e di richieste indirizzate ad Aica e Ati, e naturalmente anche alla struttura regionale che coordina l’emergenza idrica. Chiedono tra le altre cose alla presidenza della Regione Siciliana di attivare il finanziamento per il rifacimento della rete idrica, finanziare la progettazione di manutenzione delle reti idriche che intervenga presso Aica per bloccare la selezione di nuovo personale.
E’ stato ricordato che nei recenti canali di finanziamento Pnrr e Accordi di programma quadro, la città di Sciacca è stata esclusa, nonostante avesse un progetto pronto.
Nel documento anche una richiesta ad Aica (di cui è stato ricordato in tutti gli interventi l’immobilismo unito al silenzio di alcuni sindaci che a suo tempo non hanno consegnato le reti, di accogliere la procedura amministrativa e contabile per permettere alla città di Sciacca di riparare le perdite nella condotta. Il Comune vuole insomma gestire in proprio la manutenzione e poi compensare il costo con le somme che deve trasferire alla società consortile. Analoga iniziativa la sta adottando anche il Comune di Canicattì.
Tre le richieste avanzate al gestore anche quella di prevede la riduzione della portata idrica per i Comuni morosi che non pagano la propria quota societaria. Infine, si chiede di conoscere la procedura di rimborso delle somme pagate dai cittadini alle autobotti private.