CRISI DEI COMUNI, UNA BOMBA SOCIALE E ISTITUZIONALE PRONTA A ESPLODERE

L’Anci-Sicilia scrive al ministro dell’Interno. “Domani nessuno si stupisca delle conseguenze e della gravità delle situazione che continua a far pagare i costi maggiori ai cittadini e agli amministratori locali”

La situazione dei comuni siciliani è drammatica, tanto da far sorgere la preoccupazione dell’Anci-Sicilia che avverte la necessità di lanciare un “forte appello” al ministro dell’Interno. I comuni siciliani vivono una crisi drammatica e non è difficile che si possa trasformare in un’emergenza sociale e istituzionale.

L’Anci-Sicilia sollecita al ministro Alfano “un intervento urgente, con ogni strumento necessario, al fine di evitare che la situazione di emergenza finanziaria ed istituzionale della Sicilia possa determinare ulteriori condizioni di implosione del sistema sociale che, purtroppo, si sono già verificati e rischiano di verificarsi ancora e sempre a carico degli amministratori comunali”.

“Le urgenze finanziarie – sottolinea l’Ufficio di presidenza dell’Associazione dei comuni siciliani – sono state rese insostenibili dai ritardi nell’erogazione delle risorse previste per i comuni e dalla reiterata inattività da parte della Regione che si giustifica rivendicando risorse nazionali. A questo si deve aggiungere la drammatica situazione dei precari, dei quali sembra che nessuno intenda occuparsi nonostante le soluzioni a costo zero presentate dall’AnciSicilia, di intesa con tutte le rappresentanze dei lavoratori, attraverso la conferma delle risorse regionali in progressiva riduzione di risorse per effetto del turn over nei comuni”.

La stasi del sistema “rende impossibile la stessa compilazione dei bilanci entro ed oltre il termine fissato per disposizione nazionale”, e tutto ciò richiede “ un rinvio del termine in atto previsto”.

In queste condizioni e “affinché ciascuno si assuma le proprie responsabilità per quello che è accaduto e che rischia ancora di accadere, tenuto conto anche dell’emergenza rifiuti e del caos per gli enti intermedi, viene oggi richiesta una convocazione urgente – alla presenza del governo regionale- dell’ Ancisicilia da parte del ministro dell’Interno”.

Se L’Anci-Sicilia si rivolge al ministro dell’Interno è perché la situazione è drammatica e bisogna agire tempestivamente “affinché domani nessuno si stupisca delle conseguenze e della gravità delle situazione che si è venuta a determinare e che continua a far pagare i costi maggiori ai cittadini e agli amministratori locali”.

“La pesantezza della situazione delle amministrazioni locali – conclude l’Associazione dei comuni siciliani – non consente ulteriori temporeggiamenti e determina una condizione di elevato rischio di isolamento anche per quegli amministratori già fortemente esposti sui diversi versanti della legalità. Ancora una volta scegliamo un approccio istituzionale al fine di prevenire singole iniziative clamorose che ci troveremmo a dover sostenere”.

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