CREDITO EAS, L’ALTRASCIACCA: “ADESSO INSISTERE PER IL RECUPERO DEGLI ALTRI 3 MLN DI EURO”
L’associazione l’AltraSciacca interviene in seguito all’accredito della prima rata del credito Eas. “Le somme che si riscuotono- scrive l’AltraSciacca- sono state già spese e l’unico, ma utile, beneficio che si otterrà sarà la riduzione di parte dell’anticipazione di cassa che di fatto costringe il nostro Comune a un’affannosa ricerca di liquidità”.
L’AltraSciacca si è occupata sempre e costantemente sull’argomento facendone una vera e propria battaglia, avviando anche una campagna di sensibilizzazione tramite volantinaggio e media, ma soprattutto sollecitando sistematicamente i diversi sindaci che si sono succeduti “affinché fosse portata avanti un’azione incisiva per il recupero di un credito vitale per le casse comunali”.
Se da un lato l’AltraSciacca è soddisfatta del risultato che si è conseguito, dall’altro non può dimenticare “che il Comune di Sciacca vanta ancora nei confronti dell’EAS un credito di oltre 3 milioni e mezzo di euro e che l’avvenuto recupero delle somme oggi certificate da mandati di accredito è costato tantissimo alla nostra collettività”.
Il sodalizio si riferisce agli interessi pagati per l’anticipazione di cassa da parte degli istituti di credito e del lodo arbitrale instaurato tra le parti, “senza riuscire a capirne lo scopo dato che le diatribe giudiziarie sono continuate e definite in altra sede”.
Per l’AltraSciacca “sarebbe un grande segnale di trasparenza amministrativa se oggi, alla luce delle comunicazioni del nostro primo cittadino, fosse data una risposta alle seguenti domande che ufficialmente gli rivolgiamo: Qual’è l’importo complessivo delle somme pagate dal Comune di Sciacca a titolo d’interessi e oneri finanziari per l’anticipazione di cassa richiesta e per le somme non riscosse ma utilizzate per pagamenti e risalenti al lontano 2006? A quanto ammonta il costo del lodo arbitrale promosso per definire la questione della transazione e di cui non si è compreso la necessità circa la materia del contendere già definita nei dettagli dalle parti?”
L’AltraSciacca,infine, confida che anche per la restante somma di oltre 3 milioni e mezzo di euro “si conduca un’incisiva ed efficace battaglia legale, perché non è accettabile che questa città abbia il danno e la beffa di vedere sfumare la possibilità di introitare i soldi dei cittadini pagati all’EAS e volutamente non fatti rientrare, in forma compensativa, tramite le bollette che lo stesso Ente emetteva per i saccensi”.