Covid, raccolta plasma iperimmune all’ospedale di Sciacca: ecco chi può donare
SCIACCA. Anche la Regione Siciliana nel primo pomeriggio di oggi ha annunciato il via libera a tutti i Centri trasfusionali della rete sanitaria siciliana per la raccolta di plasma iperimmune ad uso compassionevole da destinare al trattamento di pazienti affetti da Covid-19.
Considerata la recrudescenza dell’emergenza pandemica su tutto il territorio nazionale, l’assessorato regionale alla salute ha autorizzato dunque anche il Centro trasfusionale di Sciacca, senza però fare cenno alle proteste delle scorse ore dopo avere appreso che solo 8 Centri in Sicilia potevano fare la raccolta, e tra questi mancava clamorosamente Sciacca che da anni è all’avanguardia.
Abbiamo chiesto al responsabile dell’unità operativa di medicina trasfusionale del Giovanni Paolo II, Pasquale Gallerano, di chiarirci cosa è accaduto.
“Nessuna polemica da parte mia – dice Gallerano – bisogna spiegare i fatti per ciò che sono. Nella prima fase della pandemia, quando tra le armi a disposizione per combattere il Covid si era pensato agli anticorpi contenuti nel plasma, si era cominciato uno studio in tutta Italia. Il requisito principale era che nello stesso ospedale ci fossero un centro trasfusionale e un reparto Covid. All’epoca da noi non c’era reparto di pazienti Covid che venivano sottoposti a cura. Ricordo che a marzo e aprile venivano tutti portati a Caltanissetta. Ecco perchè Sciacca non è entrato nella prima fase della raccolta di plasma iperimmune e della sperimentazione. Ora, essendo i centri limitati in Sicilia, avendo la pandemia assunto livelli preoccupanti e avendo anche a Sciacca pazienti Covid, si è andati oltre la sperimentazione e si è dato il via all’uso compassionevole. Ciò significa che per pazienti gravi che hanno la patologia in atto viene snellita la possibilità di utilizzare il plasma iperimmune. Noi come struttura lo produciamo e lo raccogliamo da oltre 20 anni e non c’è problema di produzione di questo ecocomponente. Si è accelerato un iter autorizzativo che prima era più complesso”.
Dottore Gallerano, è chiaro che possono donare solo le persone che hanno avuto il contagio e che lo hanno superato. Che requisiti devono avere ?
“Oggi tutti i soggetti che hanno incontrato il virus possono cominciare il percorso di donazione. Ma non tutti sono idonei: devono avere un titolo anticorpale corposo, il plasma deve contenere cioè gli anticorpi necessari. Il donatore deve quindi avere superato la malattia e deve essere completamente guarito, con due tamponi negativi accertati. Deve avere un’età tra i 18 ed i 60 anni ed essere possibilmente maschio. Forse tanti vorranno donare, ma non tutti potranno farlo”.