Covid, la situazione è preoccupante. Il sindaco intervenga prima che sia troppo tardi
SCIACCA. Bisogna essere ragionevoli e coscienti, ma soprattutto realisti. Mentre scriviamo, il numero dei contagiati a Sciacca è di 27, un numero troppo elevato e che supera quello del periodo nero di marzo-aprile, in piena epidemia. E’ vero che bisogna convivere con il virus, ma non lo si può fare con leggerezza. In città c’è troppo ingiustificato allentamento delle misure anti contagio. Troppi cittadini in giro senza mascherine, incuranti del distanziamento, incuranti perfino della più elementare regola: non toccare a mani nude la frutta e gli ortaggi esposti nei negozi. Continua l’assembramento nelle zone delle movide, e non solo.
Fra tre giorni suonano le campanelle delle scuole. Non può bastare dire che “si apre nella massima sicurezza”. No. Dal Palazzo di Città c’è troppo ottimismo, ma anche silenzio. Sembra una clima di rassegnazione, quasi una posizione aventiniana. Non c’è tempo per tentennamenti, né per allarmismi. Ma, certamente, è il tempo della ragione, delle responsabilità.
La città, inutile nasconderlo, attraversa la seconda ondata di emergenza da covid. Un’ondata che si è manifestata in anticipo rispetto alle previsioni. Ci attendiamo una comunicazione del sindaco sul cosa intende fare e come farlo. Altrimenti si ha l’idea di essere in balia del destino, degli eventi. Gli eventi vanno fronteggiati certamente col senso della responsabilità e del coraggio delle scelte. Compito, questo, di chi governa.
Filippo Cardinale