Covid, in Sicilia aumentano ricoveri e decessi: zona gialla sempre più vicina
SICILIA. Il primato in Italia per numero di nuovi contagi, decessi e ricoveri, avvicina la Sicilia alla zona gialla. Nella migliore delle ipotesi, con l’attuale ritmo di ospedalizzazioni, potrebbe scattare lunedì 23 agosto. Nella peggiore, subito dopo Ferragosto.
I numeri sono quelli registrati dal bollettino quotidiano dell’emergenza, le ipotesi, invece, emergono dal monitoraggio Covid elaborato ogni venerdì dalla Cabina di regia nazionale: il quadro epidemiologico della Sicilia è ancora tra il peggiore del Paese.
In particolare, il report settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità (Iss) conferma come «moderata ad alta probabilità di progressione» la classificazione del rischio nell’Isola, unica regione a meritarsi questo giudizio insieme all’Emilia Romagna mentre le altre sono in posizione «moderata».
E se il tasso di saturazione delle terapie intensive siciliane, calcolato a martedì 3 agosto, rispetto al precedente monitoraggio risulta più o meno stabile, al 4,5%, nei reparti ordinari l’asticella si alza dall’8 all’11,4% – fino a raggiungere il 12% nelle ultime ore – accelerando ancora al confronto con martedì 20 luglio, quando la Cabina di regia segnò un 5,2%, e raggiungendo un ritmo settimanale di crescita del 3,4%: velocità che, se confermata il 13 agosto, al prossimo monitoraggio porterebbe il tasso di saturazione al 14,8%, dunque a un soffio dalla soglia critica fissata da Roma, pari al 15%, oltrepassata la quale in Sicilia scatterebbe il giallo già dopo Ferragosto per ordinanza ministeriale. Sempre su base settimanale aumentano anche l’indice di contagio (Rt), che passa da 1,55 a 1,63, il numero di nuovi focolai – da 600 a 670, cifra più alta tra le regioni – e l’incidenza del virus, da 81 a 102 positivi ogni 100mila abitanti, mentre la variazione delle infezioni sintomatiche cala da +61% a +18%.
Su base giornaliera, invece, l’Osservatorio epidemiologico regionale indica 789 nuovi contagi, in diminuzione rispetto agli 831 di giovedì scorso, ma a fronte di 14547 tamponi processati, 7374 in meno al confronto con il bollettino precedente, per un tasso di positività che torna così a salire, dal 3,5 al 5,4%.