Covid, in provincia la curva dei contagi decresce. Zappia: “Ora la vaccinazione di massa. Ecco come siano organizzati”

PROVINCIA DI AGRIGENTO. Di Filippo Cardinale

“La chiave di volta per superare la pandemia è la vaccinazione di massa”. Mario Zappia, commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, nel consueto appuntamento settimanale in video, con moderato ottimismo annuncia il dimagrimento del “pachiderma”, ossia quella corposa curva dei contagi che ha elevato il numero di infetti a partire dalle festività natalizie a causa di un ingiustificato allentamento delle misure anticontagio. Le tre essenziali misure che consistono nel distanziamento fisico, uso corretto della mascherina (va cambiata e non conservata come pezzo pregiato di una collezione), l’igiene costante delle mani, ma anche aerare spesso gli ambienti al chiuso.

Nel grafico di sopra è agevole leggere come la curva dei contagi va discendendo, seppur non bruscamente. Nella settimana 17-23 febbraio in provincia si è passati dai 578 contagiati a 460.

Ovviamente, la curva potrà seguitare la sua discesa se si agisce seguendo il comportamento sintetizzato nelle icone qui di seguito

 

 

SITUAZIONE POSTI LETTO COVID NEGLI OSPEDALI DI SCIACCA E AGRIGENTO.

Al 24 febbraio i soggetti positivi ricoverati sono 24 (12 in meno rispetto al 18 febbraio.

Ospedale di Sciacca: ricoveri in terapia intensiva 0; ricoveri medicina covid 4

Ospedale di Agrigento: ricoveri in terapia intensiva 2 (- 3 rispetto al 18 febbraio); ricoveri medicina covid 18 (-9 rispetto al 18 febbraio)

 

LA SITUAZIONE RELATIVA ALLA VACCINAZIONE. E’ l’argomento prioritario per il quale l’Asp di Agrigento sta operando in considerazione che “la vaccinazione di massa è la chiave di volta per uscire dalla pandemia”, ben dice Zappia. Sono stati vaccinati tutti i sanitari e gli infermieri. Attualmente la vaccinazione interessa tutte le forze dell’ordine e il personale scolastico. Il vaccino inoculato per tale fascia è quello della AstraZenica. Il Pfizer, invece, è inoculato per gli over 80, vaccinazione in corso.

“Abbiamo messo in campo-spiega Zappia- con l’aiuto dei direttori di Distretto e dei Direttori dei presidi ospedalieri una serie di punti vaccinali che ci consentono di poter affrontare la vaccinazione in maniera ordinata ma anche in modo confortevole”.   Insomma, Zappia è andato a piè sospinto oltre l’aspetto floreale dei punti vaccinazioni con le strutture Primula, organizzando punti vaccinali sparsi per il territorio e dare così ritmo alle inoculazioni delle dosi.

Per l’inoculazione del vaccino AstraZenica Zappia ha previsto un corposo numero di presidi. C’è il Pta di Agrigento, di Favara, di Canicattì, Bivona, Cammarata, Licata, Palma di Montechiaro, Sciacca, Pte di Menfi e Poliambulatorio Dsb di Ribera.  Sempre per il vaccino AstraZeneca, l’Asp di Agrigento ha raddoppiato i punti vaccinali: sono negli ambulatori dei presidi ospedalieri di Sciacca, Ribera, Agrigento, Canicattì e Licata.

Per quanto riguarda il vaccino Pfizer, esso viene inoculato nei presidi ospedalieri di Sciacca, Ribera, Agrigento, Licato e Canicattì.

Per quanto riguarda la vaccinazione destinata alle forze dell’ordine e al personale scolastico, l’Asp ha organizzato una corsia distinta dalle altre. Ovviamente, l’Asp di Agrigento ha ritenuto utile dirottare le vaccinazioni per i soggetti over 80 nei presidi ospedalieri “poichè sono ambienti protetti specie per i soggetti più sensibili”, aggiunge Zappia.

Dal primo marzo parte un’altra linea di vaccinazione con il Dipartimento Prevenzione che curerà le vaccinazioni a domicilio. “Una macchina organizzativa imponente che certamente non è facile mettere in campo”, evidenzia Zappia. Dunque, via alle vaccinazioni ma anche “in maniera confortevole-aggiunge Zappia- e rendere meno disagevole per i nostri nonnini questo appuntamento così importante”.

“Non posso non sottolineare- rimarca Zappia- che tutto il personale sanitario, a partire dai direttori a quello sanitario e non sanitario, sta mettendo in campo un entusiasmo davvero meraviglioso  che mi lascia particolarmente contento”.