Covid, il “rosso” sempre più vicino. Musumeci e Razza verso misure più restrittive
SICILIA. La situazione epidemiologica in Sicilia è da massima attenzione e procura molto preoccupazione. Ruggero Razza e Nello Musumeci decideranno oggi se mettere in zona rossa tutta la Sicilia o solo le grandi città e qualche altra area particolarmente colpita. Ci sono province che preoccupano come Trapani, Catania, Palermo e Messina.
L’assessore alla Salute, Ruggero Razza, sta esaminando la mappatura della Sicilia sulla base di un dato che anche il ministro Speranza sta assumendo a livello nazionale, l’indice dei contagi superiore a 250 casi su 100 mila abitanti. Razza è in attesa di comprendere se tutta la Sicilia ha superato tale indice o sono interessate solo alcune aree. Di sicuro lo è Palermo, Catania, Messina e probabilmente anche a Trapani.
La situazione è sfuggita di mano in gran parte dell’Isola, soprattutto per via di un calo della tensione nel periodo di Capodanno, tanto da far dire a Musumeci che “c’è stata tanta indisciplina collettiva nel periodo delle feste natalizie, continueremo a pagarne le conseguenze nei prossimi 8-10 giorni”.
Il contagio si è talmente moltiplicato da portare la Sicilia al secondo posto fra le regioni più colpite dopo la Lombardia. Musumeci chiosa che tutto ciò “può mettere a rischio l’efficacia della campagna vaccinale”.
Ecco perché oggi arriveranno “ulteriori misure restrittive per bloccare il fenomeno dell’assembramento che si è ripresentato con forza”. In Sicilia sono state dichiarate già 10 zone rosse. Una riguarda la nostra provincia agrigentina con Ravanusa.
Razza e Musumeci vogliono stringere ancora di più le misure anticontagio. Si pensa a divieti che porteranno a non poter uscire dai Comuni di residenza e a impedire qualsiasi opportunità di vita sociale chiudendo bar, ristoranti e centri di aggregazione. Si uscirà solo per il lavoro e la spesa anche se verrà consentito lo sport individuale all’aperto.
Musumeci ha già di fatto annunciato pure una estensione del periodo di chiusura in presenza delle scuole. Le superiori sono già ferme fino a febbraio, elementari e medie sono in didattica a distanza fino a lunedì. Ma Musumeci ha anticipato che “le scuole per adesso rimangono chiuse in tutti gli ordini e gradi”.
La spinta che Musumeci e Razza stanno imprimendo per la zona rossa è frutto anche della necessità di collegare a questa ulteriore ristrettezza a ristori per gli operatori economici.
Sabrina Macaluso