Covid, aumento dei ricoveri in provincia: il Fratelli Parlapiano si predispone per attivare 80 posti letto
RIBERA- La lettura della curva epidemica è abbastanza agevole da essere compresa: i ricoveri da contagio da Covid sono in forte aumento. Attualmente, l’ospedale Covid di Ribera è quasi al collasso. Mario Zappia, commissario straordinario dell’Asp di Agrigento ci dice che al Fratelli Parlapiano di Ribera, alla data di ieri, risultano occupati 7 posti letto su 10 in rianimazione e 26 posti letto in medicina Covid su 30 disponibili.
Urge l’ampliamento delle disponibilità dei posti letto. Un piano d’emergenza, per far fronte all’aumento dei ricoveri da Covid, sarebbe quello di ripristinare 7 posti letto in rianimazione ad Agrigento più altri 15 posti letto in medicina e sub intensiva, sempre ad Agrigento. Ciò comporterebbe, tuttavia, non solo una riorganizzazione dei reparti, ma il rallentamento allo smaltimento delle liste di attesa per interventi chirurgici per pazienti non Covid.
Di fronte a tale quadro, il direttore sanitario dell’ospedale San Giovanni di Dio e degli ospedali riuniti Sciacca-Ribera, Gaetano Migliazzo- ha suggerito la soluzione dell’ampliamento delle ale Covid non ancora utilizzate al Fratelli Parlapiano.
Tale piano prevede l’attivazione di tutti i 40 posti letto previsti nel decreto assessoriale. E se questo non dovesse bastare, ecco il piano di emergenza. Trasformare i posti letto di medicina/Geriatria in posti letto Covid, incrementando la dotazione ospedaliera di ulteriori posti letto Covid. E se tutto questo non dovesse bastare, Migliazzo suggerisce anche di utilizzare i posti letto di malattie infettive per pazienti Covid. Soluzione, questa, adottata già negli altri ospedali siciliani.
In buona sostanza, il Fratelli Parlapiano potrebbe disporre di 80 posti letto, di cui 60 per degenza ordinaria, 10 per terapia sub intensiva e 10 per terapia intensiva.
Una soluzione, quella di Migliazzo, che consente di ottimizzare l’assistenza per pazienti Covid senza precludere o compromettere l’offerta assistenziale per i pazienti non Covid della nostra provincia.
Filippo Cardinale