COUS COUS FEST: PER LA PRIMA VOLTA VINCE L’ITALIA

L’Italia vince tutto. Per la prima volta nella storia del Cous Cous Fest la squadra “azzurra” vince sia il premio miglior cous cous assegnato dalla giuria tecnica, offerto da Unicredit, che quello attribuito dai giurati popolari, offerto dall’azienda Bia. La ricetta di Andrea Provenzani e Giuseppe Salmeri – milanese il primo, chef al ristorante “Il Liberty”, sanvitese il secondo, in forza al ristorante dell’hotel Capo San Vito – ha conquistato proprio tutti, il palato tecnico e quello della gente comune, con una preparazione dal titolo “La mia Sicilia”, a base di ricciola, cipolle al Marsala, pesto al finocchietto, pistacchio e limone, latte di mandorla e polvere di caffè. A partecipare alla gara gastronomica internazionale, cuore dell’evento, quest’anno c’erano chef provenienti da10 paesi, Costa d’Avorio, Francia, Israele, Italia, Libano, Marocco, Palestina, Senegal, Stati Uniti e Tunisia. A premiare la squadra italiana il sindaco di San Vito Lo Capo, Matteo Rizzo, soddisfatto del buon esito di questa edizione del Cous Cous Fest, che si chiude domani a San Vito Lo Capo. Un’edizione che ha visto la presenza di grandi ospiti, da Pino Daniele ad Irene Grandi, dallo chef pluristellato Gennaro Esposito all’attore e chef Andy Luotto al cuoco Filippo La Mantia e che stasera si chiude con una sfilata di alta moda a cura della stilista Francesca Di Maria. Una finale vinta sul filo del rasoio perché, per il giudizio degli esperti, dieci tra giornalisti, chef e food blogger capitanati da Paolo Marchi, ideatore del congresso di cucina d’autore, Identità golose, la squadra italiana e quella francese, composta da Marion Roger, del ristorante Erba Brusca di Milano, e Chiara Cilio, avevano ottenuto lo stesso punteggio. Per eleggere un vincitore si è stabilito che valesse doppio il giudizio del presidente di giuria e così l’Italia ha trionfato. “La giuria – ha spiegato Marchi – è rimasta impressionata dalla capacità di preparare il cous cous su note affumicate e quasi agrodolci per esaltare un’ottima preparazione di una ricciola di 36 kg, pescata al largo delle coste trapanesi”.

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