COSTI EXTRA CONFERIMENTO RIFIUTI, PRESENTATO IN COMMISSIONE AMBIENTE DEL SENATO EMENDAMENTO PER AIUTARE I COMUNI SICILIANI
Dopo avere fatto proprio il grido d’allarme dei sindaci, la commissione Ambiente del Senato, presieduta dal saccense Giuseppe Marinello ha presentato un emendamento, nell’ambito della legge di bilancio dello stato, che recepisce le istanze dei comuni siciliani che si trovano ad affrontare gli aumentati costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, dall’emergenza che si è generata nell’isola dall’estate scorsa. 831 mila euro, solo per la città di Sciacca.
Ed è il sindaco Fabrizio Di Paola che da componente dell’Anci Sicilia aveva partecipato all’audizione in commissione, nei giorni scorsi a Roma, ad annunciare la presentazione dell’emendamento.
L’emendamento prevede che i comuni della Regione Sicilia, in considerazione proprio dell’emergenza che si è verificata nel corso del 2016, possano escludere i maggiori costi che si sono determinati rispetto a quanto previsto nei piani finanziari del servizio di gestione integrata dei rifiuti dalle spese finali utili ai fini del nuovo saldo di finanza pubblica, indicato nella legge 208 del 2015.
L’emendamento proposto mira a non fare ricadere interamente sui comuni siciliani le conseguenze della situazione di emergenza della scorsa estate, nel corso della quale, si evidenzia nel testo , diverse ordinanze del presidente della Regione hanno dettato nuove disposizioni, con il conferimento dell’indifferenziata in discariche situate anche a diverse centinaia di chilometri di distanza. Situazione che, oltre al disagio, ha avuto come conseguenza quella di un significativo aumento dei costi del servizio che rischia di compromettere il già precario sistema della riscossione ordinaria. Per essere chiari, rischia di ricadere sui cittadini con un aumento della Tari, tassa rifiuti.
“Mi auguro – dice Di Paola – che si tramuti presto in legge”.
L’Anci Sicilia, dichiara a tal proposito Fabrizio Di Paola, sta predisponendo un apposito documento che sarà inviato alla commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana, affinchè nella prossima legge finanziaria possa essere contenuto un emendamento finalizzato alla copertura, anche parziale, dei costi che devono sostenere i comuni. Se ciò non avverrà a pagare, alla fine, saranno i cittadini.