Cosa succede nei 5 giorni di lutto nazionale per la morte del Papa

Bandiere a mezz’asta, minuti di silenzio e eventi pubblici ridimensionati. Le attività commerciali e i negozi hanno la possibilità (e non l’obbligo) di decidere di chiudere o meno per tutta la giornata
Cinque giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. Lo ha stabilito oggi, martedì 22 aprile 2025, il Consiglio dei ministri, dopo la scomparsa del Pontefice avvenuta nel pomeriggio di Pasquetta, lunedì 21 aprile. Le esequie si svolgeranno sabato 26 aprile alle ore 10 sul sagrato della Basilica di San Pietro, in Vaticano. In Italia il lutto nazionale è deciso dal cerimoniale di Stato. Prevede, tra l’altro, che ci siano le bandiere a mezz’asta sulle facciate di tutti gli edifici pubblici (anche nelle rappresentanze diplomatiche all’estero) e due strisce di velo nero per le bandiere interne. Durante il giorno di lutto, gli esponenti del governo sono obbligati a cancellare gli impegni pubblici, mentre le attività commerciali e i negozi hanno la possibilità (e non l’obbligo) di decidere di chiudere o meno per tutta la giornata.
Il lutto nazionale può avere effetti anche sulle manifestazioni pubbliche. In particolare, possono essere annullate, rimandate o svolte in forma ridotta. E ciò vale anche per eventi culturali, gare e manifestazioni sportive o eventi di intrattenimento pubblico. Tendenzialmente, le autorità istituzionali partecipano ad appuntamenti pubblici solo se sono di beneficenza o per raccolta fondi. Conseguenze pure nelle scuole, dove è previsto che venga osservato un minuto di silenzio. Il lutto nazionale non ricade necessariamente sulle attività dei privati: dal punto di vista legale i giorni di lutto sono considerati di fatto lavorativi anche se agli enti pubblici e privati è lasciata la facoltà di interrompere le attività per organizzare momenti di raccoglimento.