Corso di tecniche di rianimazione cardiopolmonare per i detenuti del carcere di Sciacca
SCIACCA- Ancora una iniziativa utile e mirata per i detenuti del carcere di Sciacca. Stamattina è iniziato un corso di BLSD con la collaborazione del S.E.U.S. 118, centrale operativa di Caltanissetta. Una attività coordinata dal Capo area trattamentale, Gaetano Montalbano. Il corso è mirato a spiegare ai detenuti le tecniche di rianimazione cardiopolmonare di base, di defibillazione precoce con defibrillatore semiautomatico esterno e manovre di disostruzione delle vie aeree. Un corso che consente di diventare soccorritori laici contribuendo alla creazione di una rete di protezione nelle comunità per abbattere il numero dei decessi provocati dall’arresto cardiaco.
“E’ utile avviare nuovi progetti, laboratori per qualificare sempre più il tempo che i ristretti trascorrono nella struttura- spiega il comandante della Polizia Penitenziaria di Sciacca, Aurora Mirabile-. Il nostro principale obiettivo è quello della rieducazione per la risocializzazione”.
“L’iniziativa nasce dall’Area trattamentale dell’Istituto che ha trovata una accoglienza immediata dal direttore operativo della centrale Seu del 118- dice la direttrice del carcere, Marilena Scaravilli-. E’ importante diffondere all’interno della struttura penitenziaria la cultura del primo soccorso. Si offre, dunque, ai nostri ristretti di essere guidati nell’acquisizione delle competenze, delle conoscenze necessarie a poter intervenire in caso di necessità”.
“Anche il carcere è una comunità- spiega il capo Area trattamentale, Gaetano Montanbano- ed è fondamentale che anche qui si possa fare prevenzione e acquisire le tecniche del primo soccorso di base. E’ importante anche perchè nelle strutture carcerarie è presente il problema del suicidio e questa iniziativa si incanala nelle politiche di prevenzione nei suicidi”.