Corruzione, sospeso il vice presidente della Sicilia Sammartino: “Certo della mia estraneità ai fatti”. Coinvolte 11 persone
PALERMO- Carabinieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 11 persone tra esponenti politici, funzionari comunali e imprenditori accusati, a vario titolo, di scambio elettorale politico – mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti. Tra gli arrestati c’è il sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando.
Ai domiciliari il suo oppositore politico, Mario Ronsisvalle, poi suo alleato. Sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno il vice presidente della Regione, assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino della Lega, che è indagato per corruzione.
Sammartino aggiunge “Resto fiducioso, come sempre ho dichiarato e non cambierò mai idea, nei confronti del lavoro della magistratura. Continuerò a servire la mia comunità e il mio territorio svolgendo la mia attività politica e di parlamentare regionale”.
Sammartino è l’azionista di riferimento della Lega di Salvini in Sicilia. È tra i politici più rampanti nell’isola e nelle ultime due elezioni regionali è stato il più votato o tra i più votati in Sicilia. Nella disputa interna alla Lega di qualche mese fa, proprio la corrente Sammartino aveva prevalso rispetto all’ala che faceva riferimento all’eurodeputata Annalisa Tardino poi sostituita alla guida del Carroccio da Claudio Durigon. In passato era stato esponente dell’Udc, poi passato al Pd e successivamente era confluito in Italia viva, prima di approdare alla Lega.
Il provvedimento è stato emesso nell’ambito di indagini del nucleo investigativo dei Carabinieri del comando provinciale di Catania condotte tra il 2018 e il 2021 e coordinate dalla Procura distrettuale etnea. Dall’inchiesta, denominata Pandora, emergerebbero accordi illeciti tra alcuni amministratori del Comune di Tremestieri Etneo ed elementi vicini alla cosca mafiosa Santaopaola-Ercolano, riguardanti l’elezione nel 2015 dell’attuale sindaco Santi Rando, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata. Ulteriori indagini avrebbero fatto luce su quella che la Procura definisce “la successiva ‘degenerazione affaristica’ dell’Ente, messa in atto dai funzionari infedeli mediante numerose corruttele, per concedere permessi e assegnare lavori agli ‘imprenditori amici'”.
Emergerebbe inoltre, secondo la ricostruzione dell’accusa, “una strategia dei vertici comunali” finalizzata a “neutralizzare ogni forma di opposizione politica”. Per la Procura sarebbe stato “l’accordo corruttivo con lo storico consigliere d’opposizione Mario Ronsivalle, poi transitato tra i sostenitori di Rando per le amministrative del 2021”.
A Ronsisvalle, titolare di una farmacia a Tremestieri, la procura contesta che “anche grazie all’intervento di Luca Rosario Sammartino, principale referente politico del sindaco, all’epoca dei fatti deputato regionale e attuale vicepresidente della Regione, sarebbe stato avvantaggiato attraverso la riduzione del numero delle farmacie presenti nella pianta organica comunale, promettendo in cambio il sostegno elettorale, per le elezioni europee del 2019, al candidato sostenuto dal Sammartino”. (ANSA)
Il Gip, ‘Sammartino incline a commettere reati’
“Senz’altro allarmante e indicativo di una personalità incline a commettere azioni delittuose è il comportamento dell’indagato, diretto alla ricerca di informazioni sull’esistenza di indagini a suo carico, anche istigando altri a commettere reati pur di fornirgliele”. Lo scrive il gip di Catania, Carla Aurora Valenti, sul vicepresidente della Regione Luca Sammartino.
Il giudice sottolinea, inoltre, “la gravità dei delitti di corruzione propria commessi, la capacità del Sammartino di incidere pesantemente nelle scelte dell’amministrazione comunale di Tremestieri Etneo (basti pensare, in via esemplificativa, alle imposizioni di voto ai consiglieri comunali Smecca Ferdinando e Torre Giancarlo), la sua condivisione del progetto che avrebbe alterato le regole di un’onesta competizione elettorale, progetto alla cui realizzazione ha collaborato attivamente, traendone anche benefici personali, l’intervento con i funzionari regionali fondamentale per l’illecito risultato avuto di mira”.
Notificato all’alba l’atto a Sammartino, era rientrato ieri dal Vinitaly
E’ stato notificato all’alba, a Luca Sammartino, vice presidente della Regione siciliana e assessore all’Agricoltura, l’avviso di garanzia per corruzione nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Catania. I carabinieri hanno bussato alla porta della sua abitazione a Catania intorno alle 6. Sammartino era rientrato ieri dal Vinitaly dove ha gestito la partecipazione della Sicilia alla Fiera di Verona.
Schifani revoca la delega a Sammartino e assume l’interim
Revoca della delega in vista per Luca Sammartino (Lega), vice presidente della Regione siciliana e assessore all’Agricoltura, indagato nell’inchiesta Pandora della Procura di Catania e sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno. Appresa la notizia il governatore della Sicilia, Renato Schifani, si è messo subito al lavoro. Dalla Presidenza della Regione siciliana filtra che Schifani assumerà a interim le deleghe di Sammartino.
Vice presidente della Antimafia in Sicilia, ‘ecatombe del governo Schifani’
“I fatti che riguardano Luca Sammartino dimostrano che siamo di fronte a una ecatombe politica del governo Schifani. Sammartino infatti è il numero 2 di Schifani e mi auguro che il presidente della Regione lo rimuova immediatamente e che faccia una seria riflessione sulla prosecuzione del suo mandato come governatore. La Sicilia in questi giorni ha subito decine di arresti per mafia e corruzione, siamo di fronte a un vero e proprio allarme sociale”. Lo dice il vice presidente dell’Antimafia e dell’anticorruzione regionale, Ismaele La Vardera, commentando l’inchiesta della Procura di Catania che ha coinvolto il vice governatore Luca Sammartino (Lega), indagato per corruzione.