CORONAVIRUS, SCIACCA: I POSITIVI NEGLI ULTIMI 17 GIORNI. L’OSPEDALE QUASI PRONTO A RICEVERE CONTAGIATI DA ALTRI TERRITORI
Fino a ieri, ultimo report del pomeriggio da parte dell’Asp di Agrigento, a Sciacca sono attualmente positivi 23 soggetti. A Ribera 8, nell’intera provincia 97. Nel grafico da noi elaborato, sono riportati i dati dal 23 marzo a ieri, gli ultimi 17 giorni.
In tale periodo, è più che raddoppiato il numero dei soggetti contagiati (i dati riportati sono al netto di guariti e deceduti) nei Comuni agrigentini. Dai 43 del 23 marzo si è passati ai 97 registrati ieri con un delta di + 54 nuovi soggetti.
All’inizio, cioè in data 9 marzo, Sciacca era l’unico Comune della provincia di Agrigento a registrare soggetti positivi. Con una cifra alta che la poneva dietro la provincia di Catania. La provincia di Agrigento, in quella data, era la seconda in Sicilia con 11 casi, e il numero di soggetti positivi era esclusivamente riferito a Sciacca. Le province di Trapani e Caltanissetta registravano zero casi, le province di Ragusa ed Enna registravano un caso, le province di Siracusa e Messina registravano 2 casi ciascuna. La provincia di Palermo aveva 10 casi e quella catanese 27 casi.
Dunque, la città di Sciacca con 11 soggetti positivi si posizionava, in Sicilia, dopo la provincia di Catania con 27 casi, e prima della provincia di Palermo con 10 casi.
Sciacca, dunque, risultava un focolaio. La vicenda, come è noto, nasce all’interno dell’ospedale di Sciacca. Il numero di positivi accertati, passati alcuni, evidenziava che erano stati contagiati anche pazienti e familiari di pazienti di Comuni limitrofi a Sciacca, pazienti che erano ricoverati al Giovanni Paolo II.
Per molti giorni, Sciacca ha rappresentato una percentuale del 76% dei casi positivi rispetto al contesto della provincia di Agrigento. Poi, col trascorre dei giorni, altri Comuni della provincia sono stati interessati ai contagi. Oggi Sciacca, con il dato di ieri di 23 positivi, registra il 23,7% dei casi della provincia agrigentina. Nella vicina Ribera si registrano 8 casi.
Come si evince dal grafico, la forchetta dei casi tra Sciacca e la provincia agrigentina si è ristretta. Infatti, in 20 Comuni si sono verificati e accertati contagi.
Lo scorso 23 marzo, 17 giorni fa, Sciacca registrava 18 casi sui 43 della provincia agrigentina, il 41,8%. Ieri, 7 aprile, Sciacca registrava il 23,71% dei casi.
Pur essendo stato il focolaio iniziale, l’andamento dei positivi accertati è stato piuttosto lineare senza sbalzi. Non c’è dubbio che le misure restrittive imposte dal Governo nazionale e da quello regionale, hanno dato frutto ed evitato il peggio.
L’ospedale di Sciacca, come è noto, a giorni è pronto per diventare area Covid-19. L’ospedale è stato attrezzato e adeguato per avere complessivamente 18 posti letto in terapia intensiva, 20 in degenza ordinaria (positivi che non hanno bisogno di intensiva). Il secondo step previsto dal piano ospedaliero straordinario per l’emergenza covid-19 prevede altri 55 posti letto in terapia ordinaria, sempre per l’emergenza covid-19.
Sciacca, dunque, dispone di capacità di ricovero di soggetti positivi sia in degenza ordinaria che in intensiva. E’ ovvio che diventerà un centro di riferimento anche per altri soggetti positivi non solo della provincia, ma anche di altre province. E’ auspicabile che il personale, medico e infermieristico, sia numericamente adeguato a fronteggiare un numero importante di pazienti positivi, così come previsto nel piano straordinario ospedaliero per l’emergenza covid-19.
Con un numero così importante, l’ospedale di Sciacca sarà impegnato con il coinvolgimento dei diversi reparti che clinicamente sono attinenti alle cure necessarie dei contagiati.
Filippo Cardinale