Coronavirus, focolai in aumento e la Regione scrive ai sindaci: potenziate i controlli. I contagiati sono sempre più giovani
SICILIA. Sono giorni di attesa in assessorato alla Salute, ma anche a Palazzo d’Orleans, sede del Governo regionale. L’assessore alla Salute Ruggero Razza e il presidente della Regione, Nello Musumeci, sono perennemente in contatto e seguono con attenzione i monitoraggi. Per il momento, fortunatamente, non ci sono dati superino i parametri prestabiliti per far scattare misure speciali di contenimento del virus.
A preoccupare sono, però, i focolai emersi nel catanese, nel messinese, nel ragusano. Focolai sono stati individuati in tempo – secondo l’assessorato alla Sanità – per evitare il dilagare del contagio. A rassicurare è soprattutto il fatto che non sia necessario il ricorso alle terapie intensive e nella maggior parte dei casi neppure al semplice ricovero.
“La situazione è sotto controllo”, per l’assessorato alla Salute. Ma i numeri sono in crescita e anche l’identikit dei contagiati: sempre più giovani. Ciò porta il Governo regionale a un’altra riflessione sulle mosse da pianificare in queste fase.
Nelle spiagge e nelle località turistiche in genere le regole anti-contagio, a cominciare dalla distanza di sicurezza, non vengono rispettate con la dovuta attenzione. È da lì che alla Regione temono possano iniziare nuovi focolai. E per questo motivo Razza e Musumeci stanno preparando una direttiva ai sindaci: «Li inviteremo ad aumentare i controlli nei luoghi sensibili, quelli in cui è più facile che si formino assembramenti. La guardia deve restare alta».
Spiagge, locali limitrofi, strade della movida: la Regione chiede ai sindaci di aumentare la vigilanza. Un appello che l’Anci coglie a patto che vengano stanziate risorse per finanziare questa operazione.