CONTROLLO DEL TERRITORIO, LA TASK FORCE DEI CARABINIERI

Da ieri, il Comando Provinciale Carabinieri Agrigento ha messo in atto una vasta attività di controllo del territorio, nel capoluogo e lungo il litorale  della provincia, finalizzato a prevenire ogni forma di illegalità e garantire un ferragosto sicuro ai cittadini ed ai turisti. E’ stato organizzato uno specifico piano di sicurezza, con l’impiego di oltre un centinaio di militari delle 43 Stazioni sparse capillarmente in tutta la provincia, dei Nuclei Radiomobili e dei Nuclei Operativi, con servizi che saranno svolti senza tregua sino a giovedì prossimo. Decine di militari, con “gazzelle” e moto, saranno impiegati soprattutto nelle aree più critiche della provincia, oltre che per la prevenzione dei reati, anche con l’obiettivo della sicurezza stradale. Itinerari turistici, spiagge, arterie stradali principali e secondarie, saranno dunque presidiati in modo intensivo dai militari dell’Arma.

Una vera e propria task force che ha già raccolto i primi risultati: il periodo di ferragosto, infatti, non è solo un momento di festa ma per qualcuno era forse anche un’occasione propizia per fare “affari”.

Infatti, nelle ultime ore, nel pieno centro storico di Agrigento, durante la movida, i Carabinieri hanno notato lungo i vicoli un giovane gambiano, il quale, ha subito mostrato un atteggiamento nervoso, suscitando sospetto. Dopo un primo controllo di identificazione, i militari gli hanno chiesto come mai si trovasse da solo, non ricevendo una sensata risposta. A quel punto, è scattato un controllo più approfondito, con una perquisizione personale. Dalle tasche dei pantaloni del giovane, è saltato fuori un involucro contenente oltre mezzo etto di “hashish”, risultato dalle prime verifiche di ottima qualità e che avrebbe potuto fruttare sul mercato diverse centinaia di euro. La sostanza, molto probabilmente, era destinata a rifornire la piazza locale durante le serate della c.d. “movida ferragostana”. Nei confronti del giovane, un 18 enne, sono scattate le manette ai polsi per “Detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio” e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, lo straniero è stato subito condotto in carcere.

A Licata, i militari dell’Arma hanno sorpreso due individui del luogo, 40 enni, sottoposti agli arresti domiciliari, mentre erano a spasso per il centro cittadino, violando le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria, ammanettandoli in flagranza per il reato di evasione.

A Montallegro i Carabinieri della locale Stazione, durante un servizio di prevenzione in orario notturno ed in prossimità delle spiagge, hanno scoperto che presso uno stabilimento balneare era stato organizzato un evento musicale senza le previste autorizzazioni. Per il titolare del lido, pertanto, è subito scattata una denuncia all’Autorità Giudiziaria.

A Porto Empedocle, i Carabinieri hanno scovato in pieno centro, nell’area destinata a mercato rionale, un senegalese 45 enne, mentre stava smerciando numerose paia di scarpe di varie marche, risultate contraffatte e dunque subito sequestrate. Per l’uomo, è scattata una denuncia all’Autorità Giudiziaria per “Commercio di prodotti con marchio contraffatto”.

Sotto la lente di ingrandimento dei Carabinieri, inoltre, ci saranno anche condomini ed abitazioni che rimarranno incustoditi durante le vacanze.  In tal senso, l’Arma invita i cittadini a segnalare subito telefonicamente al “112” ogni situazione anomala o dubbia.

Il Comando Provinciale dell’Arma consiglia di evitare di pubblicare sui social network i propri spostamenti od informazioni da cui poter far conoscere i periodi di assenza dalle proprie abitazioni, poichè tali elementi potrebbero essere utilizzati da malintenzionati, in cerca di qualche facile obiettivo da svaligiare.

Non mancheranno infine verifiche tese a contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale, così come già fatto sin dall’inizio della stagione estiva nella nota frazione balneare di San Leone. I controlli verranno intensificati anche lungo le spiagge della provincia, con il supporto delle polizie municipali, per evitare in particolar modo l’accensione di fuochi pericolosi e non autorizzati, falò ed ogni altra possibile forma di bivacco sulle spiagge.


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