CONTROLLO DEL TERRITORIO IN TUTTA LA PROVINCIA.UN ARRESTO A SAMBUCA
Maxi controllo del territorio in tutta la provincia di Agrigento, venerdì sera, è scattato in simultanea un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato ad esercitare una forte pressione sulla criminalità, sia comune sia organizzata. Nel tardo pomeriggio e nella serata di ieri, infatti, ad entrare in azione sono state numerose pattuglie dei cinque Comandi Compagnia Carabinieri (Sciacca – Cammarata – Agrigento – Canicattì – Licata) e delle 43 Stazioni dell’Arma disseminate in ogni angolo della provincia. I risultati non si sono fatti attendere.
In poche ore, i circa 100 Carabinieri scesi in campo hanno identificato oltre 200 soggetti e, nei 20 posti di blocco effettuati, sono stati controllati ben 180 veicoli. Sono state elevate 32 sanzioni, in particolare per guida pericolosa, uso del cellulare alla guida, mancata copertura assicurativa e mancata revisione. Insomma l’A B C del codice della strada . In due casi, è persino scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza.
Sono state ritirate sette carte di circolazione ed altrettanti i mezzi sequestrati. A Sciacca , un giovane 22 enne, nel corso di perquisizione, è stato trovato in possesso di due grammi di Hashish e pertanto è stato segnalato alla Prefettura di Agrigento, in qualità di assuntore di sostanze stupefacenti. Verifiche ed accertamenti sono stati eseguiti anche nei confronti di 40 persone sottoposte a misure cautelari ed alternative alla detenzione ed in un caso è stato sorpreso ed arrestato ad Aragona un 20 enne straniero, trovato a spasso nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari. Inoltre, durante le attività, è stata arrestata una persona a Sambuca di Sicilia , M. N. 36enne. E’ accusato di lesioni personali, commesse durante una violenta lite in famiglia. A Bivona invece, a seguito di una perquisizione, i militari hanno beccato un giovane di Santo Stefano di Quisquina con un coltello a serramanico lungo circa 16 cm. Anche per lui è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria, con il sequestro della lama.