Controcorrente: La Vardera presenta il suo movimento a Sciacca

A guidare il faro territoriale di Sciacca c’è Giuseppe Gruppuso. Nuovi tesserati l’ex consigliere comunale PD Cinzia Deliberto e il medico Giovanni Di Vita

SCIACCA. Nella nascita in Sicilia del movimento “Controcorrente” c’è chi vede somiglianze con altri due momenti storici della politica isolana, o forse addirittura tre: La Rete di Leoluca Orlando nel 1992, il Movimento Cinque Stelle nel 2009 e il più recente “ciclone” Crocetta, seppure quest’ultimo non ha fondato un movimento o un partito. Senza dimenticare Cateno De Luca, altro leader dal temperamento vulcanico, fondatore di Sud chiama Nord. Politici e cittadini provenienti da differente estrazione politica e culturale, ma sempre all’interno del recinto della sinistra, ciclicamente si mettono assieme per scardinare il vecchio sistema politico che in Sicilia fa leva sulle ormai note procedure clientelari. Entusiasmo a mille per alcuni anni, poi cocenti delusioni e tutto che torna come prima in un Sicilia in cui “se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”.

Non sappiamo che fine farà “Controcorrente”, il soggetto politico che il più giovane deputato regionale all’Ars ha messo in piedi, ma di certo c’è oggi in molti siciliani delusi un rinnovato entusiasmo. E Ismaele La Vardera, che lo ha fondato, sta ottenendo tanti consensi nei luoghi dove nascono “Fari territoriali”, così come chiama i luoghi dove trova persone che condividono il suo progetto. Ieri sera tappa a Sciacca, durante la quale La Vardera ha tracciato brevemente la sua storia, dall’esperienza in tv con Le Iene alla scelta di ritornare in Sicilia tuffandosi in politica: “Sarebbe stato facile continuare a lavorare al nord – ha detto – ma voglio provare a cambiare la Sicilia”. Ci ha provato con De Luca, ma ho lasciato quando ha visto che “Scateno” ha cominciato a filtrare con quel governo che stavano criticando con forza. Poi, quasi per scherzo, un post con l’intenzione di creare un movimento: “Sono arrivati migliaia di messaggi e di disponibilità a fare una battaglia tutti insieme – continua La Vardera – per cui mi sono imbarcato in questo viaggio che mi sta dando molte soddisfazioni perchè trovo tanti siciliani onesti che hanno bisogno di fiducia”. Il lancio del movimento è ancora in fase di avvio, ma pare che un sondaggio stia incoraggiando l’ex Iena, che con i tesseramenti viaggerebbe con gli stessi numeri del Partito Democratico. “Vogliamo una Sicilia con una sanità che funzioni, da dove i giovani non devono scappare, una terra che produca economia aiutando le imprese che nascono, senza elargire mancette per produrre consenso”. La Vardera ha parlato anche di terme, elogiando il presidente Renato Schifani per il suo impegno, ma sottolineando che esulterà solo dopo averle viste aperte. Il posizionamento di Controcorrente è chiaro: “Mai con l’attuale governo di centrodestra, con un finto presidente della Regione come Schifani e con il vero presidente che è Totò Cuffaro”. Nessun accenno di critica all’attuale opposizione, che in altri incontri ha definito “debole”, ma pare naturale che il suo movimento deve muoversi nell’area di centrosinistra, come la Rete nel 1992 e come le altre esperienze politiche che avrebbero voluto spazzare la politica delle vecchie logiche e non ci sono riuscite. “L’entusiasmo e l’attenzione che trovo ovunque vado – ha concluso – mi impongono di andare avanti con determinazione. Vogliamo portare un’ondata di freschezza in Sicilia. Se dove ci insediamo vogliono fare anche un’esperienza locale e sono organizzati per farlo, che ben venga. Ed i punti fondanti del nostro progetto non cambieranno mai”.