CONTRO I DISSERVIZI DI GIRGENTI ACQUE, SIMONE DI PAOLA LANCIA LA “CLASS ACTION”
“Più volte in questi mesi ho manifestato pubblicamente la mia convinzione che con l’arrivo della stagione estiva, puntuali come un orologio svizzero, sarebbero iniziati i soliti, insopportabili disservizi nella gestione e nella distribuzione idrica nella nostra Città; previsioni che ovviamente si sono avverate, ma che in verità sono andate ben al di là delle mie peggiori aspettative, giungendo a livelli di disagio sociale inauditi, che non possono essere nè più tollerati, nè tantomeno minimizzati o giustificati, in alcun modo”.
E’ una premessa del consigliere comunale Simone Di Paola (PD) che lo porta a proporre “una “Class Action”, a difesa di un evidente interesse diffuso, sistematicamente violato dalle attuali modalità di gestione delle reti, superando in tal modo le incomprensibili timidezze dei Sindaci e degli amministratori dell’ATO Idrico”.
Una proposta che Di Paola lancia pubblicamente in attesa che essa trovi riscontri immediati e concreti. “Non è possibile- dice- assistere inermi ogni anno alla stessa identica solfa; non è tollerabile che le nostre zone di mare siano lasciate a secco per una settimana intera (vedesi alcune zone di San Marco); così come non è consentito che le inefficienze del gestore possano ricadere sulla Città e sui diritti sacrosanti di saccensi e visitatori”.
Poi alcuni interrogativi: “Ma come si può pensare di parlare di turismo quando non si riescono nemmeno a garantire quei servizi minimi su cui si misura il livello di civiltà di quella comunità, come per esempio aprire un rubinetto e trovarci l’acqua? Quanti turisti, che quest’anno ci onorano della loro presenza, saranno così folli da tornare a villeggiare in una Città dove per fare un doccia o riempire una bottiglia bisogna raccomandarsi a tutti i Santi del paradiso? Mi domando chi ripagherà la Città di Sciacca degli enormi danni prodotti da tali inefficienze e delle loro ricadute sulle residue ambizioni di sviluppo turistico della Città (ammesso che ancora ve ne siano)?”
Per simone Di Paola,inoltre, “ciò che meno si sopporta è l’atteggiamento assunto dal gestore, il quale pretende di far passare disservizi simili come ordinaria amministrazione, quasi come se fosse una cosa normale, che in parole povere dovremmo accettare in silenzio e senza protestare”.