CONSUNTIVO 2013. LA MAGGIORANZA APPROVA PER “PAURA”. BIVONA IL “MARADONA” DELLA GIUNTA, TURTURICI OFFRE LA PALLA GOAL AL SINDACO
Editoriale di Filippo Cardinale
Il consuntivo 2013 è stato approvato dalla maggioranza. Atto consiliare ormai archiviato, ma che passa alla storia per merito di una norma dello scorso anno che, di fatto, rende obbligatoria l’approvazione da parte del Consiglio comunale. O si approva o si scioglie il civico consesso anticipatamente. La punizione vale solo per i consiglieri comunali. Infatti, la giunta resterebbe in carica fino alla scadenza naturale del suo mandato. L’unica eccezione prevista riguarda una motivazione esclusivamente “tecnica” che deve essere chiaramente provata. Insomma, si tratterebbe di errori contabili palesi.
Con tale clima di “terrore” di ritornare a casa con biglietto staccato in anticipo, la maggioranza ha fatto quadrato e, seppur in numero visibilmente ridotto con 13 consiglieri comunali presenti, ha votato favorevolmente il documento contabile. Non tanto per il contenuto, ma per la paura di nuove e anticipate elezioni. L’opposizione, presente con 7 consiglieri comunali, ha votato no. Certamente per convinzione, ma anche per il calcolo matematico, considerate le presenze della maggioranza, che il consuntivo sarebbe stato approvato, evitando il rischio dello scioglimento anticipato del civico consesso.
L’opposizione non può, comunque, che votare no. Il consuntivo, al contrario dell’opinione di “qualcuno”, è un documento contabile attraverso il quale l’Amministrazione mette in pratica i suoi obiettivi politici. Dunque, è si un documento tecnico, ma a forte valenza politica mirato a concretizzare l’azione politica di una Giunta.
Il sindaco Fabrizio Di Paola, nel suo intervento di replica, ha rispolverato la sua “autorevolezza”, la sua estrema confidenza con la favella. Insomma, ha fatto il Fabrizio Di Paola, cosa, in verità, che negli ultimi tempi è mancata. Il sindaco ha mostrato spazi di lucidità politica, dopo esempi di annebbiamento, specie negli ultimi avvenimenti politici.
Ma, il fatto davvero importante di ieri sera si biforca in due avvenimenti. Il primo è l’intervento del novello assessore al Bilancio, Ignazio Bivona. Ieri sera, ma la sua performance è replicata costantemente, è stato il valore aggiunto. Insomma, l’avvocato Di Paola ha scelto un ottimo avvocato per la difesa. Appunto, l’avvocato-assessore Ignazio Bivona. Le cause si vincono con gli ottimi avvocati. E “l’arringa” di Bivona è stata impeccabile, tecnicamente perfetta, strategicamente imbattibile. La lunga esperienza politica e amministrativa di Bivona consente all’assessore di tenere le redini saldamente in mano. Anzi, Bivona è un Maradona della politica. Il campione argentino riusciva, da vero numero uno, ad imporre al pallone la sua volontà, le sue traiettorie, i suoi effetti. Bivona riesce ad imporre, da vero fuoriclasse, il suo ragionamento tecnico-politico con padronanza di gesti, parole, tempi, pause, contenuti. Ha presentato il consuntivo 2013 come una cassata siciliana alla quale è difficile dire di no. Ha fatto perno su due elementi essenziali: i rilievi della Corte dei Conti sulle anticipazioni di cassa e sui debiti fuori bilancio.
Ma Di Paola, ieri sera, ha ricevuto la grazia anche da un “mediano di spinta”. Leggasi spinta, nel caso specifico, come forza critica nei confronti dello stesso sindaco: Mario Turturici. Ieri sera, l’ex sindaco ha eseguito un passaggio da manuale al sindaco Di Paola. Passaggio che il sindaco ha preso al volo per ficcare la palla in rete. E’ stato lo stesso Turturici – i telespettatori si aspettavano, invece, un intervento critico- a dare al Di Paola la palla goal. “La verità è, caro sindaco, cari consiglieri comunali, che gli Enti locali sono in guerra”. Ha detto parole vere e incontestabili.
Parole che sono servite al sindaco per costruire il suo intervento di replica. I governi centrali hanno, anno dopo anno, ridotto sensibilmente i trasferimenti ai Comuni. Hanno fatto anche i furbi, preannunciando la riduzione delle tasse, ma delegando successivamente gli stessi Comuni a fare da boia con l’inasprimento delle tasse locali. Sindaci di destra e di sinistra sono in guerra per la stessa motivazione. Così non è possibile amministrare.
Archiviato il consuntivo 2013, adesso la politica locale è impegnata con il bilancio di previsione 2014 e con la “battaglia” delle tasse da imporre ai cittadini, ai quali non rimane altro che attendere le scadenze e aprire il portafoglio.
Ieri sera, in Consiglio comunale è prevalsa la paura. La paura, per i consiglieri comunali, di tornare a casa. Loro ostentano indifferenza verso tale opportunità. Ma la realtà è diversa, la paura la fa da padrona.