Consorzio Bonifica contesta dichiarazioni Liberi Agricoltori e annuncia querela per diffamazione

Il commissario reagisce con veemenza e considera false e tendenziose le dichiarazioni del presidente dell’associazione Dino D’Angelo
REIBERA- Se l’acqua scarseggia e l’agricoltura risente di gravi conseguenze, abbonda, invece, la querelle tra l’associazione Liberi Agricoltori e il commissario del Consorzio di Bonifica Agrigento 3, Baldo Giarraputo. La questione ha il suo nocciolo nel funzionamento delle motopompe collocate nei mesi scorsi. Per il Consorzio di Bonifica 3 “hanno assolto al loro compito (sono stati riempiti tutti i laghetti collinari), così come non si è registrata alcuna perdita dell’acqua del Sosio-Gammauta da trasferire e accumulare nella diga Castello”. Baldo Giarraputo considera false e tendenziose le dichiarazioni del presidente dell’associazione Dino D’Angelo e annuncia di aver passato la questione al legale perchè intravede gravi diffamazioni. “Le due motopompe acquistate su finanziamento concesso dall’assessorato regionale all’agricoltura, evidenzia, da gennaio sono state entrambe collocate a sinistra del fiume Verdura in quanto sul lato destro si è continuato a riempire tutti i laghetti collinari recuperando le fluenze del Favara di Burgio, risorsa che altrimenti sarebbe finita in mare. La collocazione e la messa in funzione delle due motopompe- aggiunge il commissario del Consorzio di Bonifica- ha consentito di rifornire di acqua tutti gli agricoltori che ne avevano fatto richiesta”. Di conseguenza, aggiunge Giarraputo, “i due impianti sono stati spenti da una settimana e non da una quarantina di giorni come asserito dall’associazione. Saranno smontate e rimontante laddove sarà necessario”.
La vicenda della bretella Sosio-Gammauta- Castello. Anche in questo caso, il responsabile del Consorzio di Bonifica contesta le dichiarazioni dell’associazione Liberi Agricoltori. “L’adduttore è stato messo in esercizio nel mese di novembre dello scorso anno, con portate variabili da 150 l/s a 660l/s sono stati trasferiti alla diga Castello, nel territorio di Bivona, circa 2 milioni di mc di acqua. Questa infrastruttura ha inoltre consentito di veicolare per il comprensorio di Ribera-Borgo Bonsignore e Montallegro 95000 mc di acqua destinati al riempimento di 32 laghetti, oltre ad ulteriori 13000 mc immagazzinati nel laghetto Gorgo. La bretella- aggiunge il commissario Giarraputo- è rimasta costantemente in esercizio con le sole interruzioni momentanee, tra cui quella dei giorni scorsi, determinate dall’esigenza di effettuare le manutenzioni sulle perdite che si sono verificate”. Il Consorzio di Bonifica che, comunque, tiene a precisare che il blocco momentaneo non ha determinato alcuna perdita di risorsa idrica perché l’acqua è stata comunque accumulata nella diga Gammauta. Sul calo di produzione relativo alle arance dop, Giarraputo sostiene che” i numeri riferiti dall’associazione ( 50-60% in meno) non sono suffragati da elementi certi e che soltanto il Consorzio di Tutela è titolato a fornire tali dati”.