“Consortile AICA”, la politica perde il pelo ma non il vizio. Rimandata la nomina e pressioni per sistemare i soliti amici

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AGRIGENTO. Acqua pubblica ma posti di comando per amici. La politica sembra perdere il pelo ma non il vizio. La seduta per la nomina dei tre componenti del Consiglio di Amministrazione della costituenda Azienda Speciale Consortile (che si chiamerà AICA, Azienda Idrica Comuni Agrigentini) è stata rimandata a mercoledì  7. Nulla di fatto, ma appare evidente il tentativo della politica di occupare i posti in Consiglio di Amministrazione. Intanto, c’è tanto “maschilismo” nei curricula. Uno solo è al femminile. Il rischio dell’appartenenza alla politica sembra prevalere sulla meritocrazia. Il dominio della politica nelle scelte del massimo organo istituzionale della costituenda consortile rappresenterebbe il primo passo sbagliato per la gestione del servizio idrico integrato nella nostra provincia.

Tuona il deputato regionale e sindaco di Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo. “Non siamo riusciti ad arrivare ad una conclusione, un pò perché i curricula sono arrivati oggi, un pò perché ancora una volta sembra che la politica voglia prendere il sopravvento su scelte che, invece, devono basarsi sulla meritocrazia. La politica deve stare lontano dalla gestione del servizio idrico nella nostra provincia”.

Margherita La Rocca Ruvolo è determinata e lancia un messaggio: “Se si fanno scelte diverse dai meriti dei curricula, sparerò a zero su tutti”. Insomma, La Rocca Ruvolo mette in guardia chi pensa di fare i soliti giochi di spartizione degli incarichi.

“La nostra provincia- continua La Rocca Ruvolo- sta attraversando uno delle crisi più difficili che tocca il bene vitale, l’acqua. Vi erano già due curricula che potevano essere presi in considerazione e dare seguito, ma altri hanno sostenuto che la terna deve essere al completo”.

Insomma, c’è tempo nonostante la crisi drammatica che rischia di fare assetare tutti gli agrigentini.

Filippo Cardinale