Consiglio comunale: la solita paura del fare. Anziché discutere su fatti seri, concreti, si perde in chiacchiere

Solita storia. Quando si tratta di affrontare problemi risolutivi per la città ai consiglieri comunali viene la diarrea. Sono pronti a mettere sul piatto qualsiasi scusa pur di dribblare. Parlare del nulla. Ci sono questioni importanti da discutere e che possono cerare sviluppo e occupazione. Ma sembrano prevalere le paure, i tentennamenti, le ideologie piene di pregiudizi.

Consiglieri che hanno il coraggio del coniglio e che di fronte alla sete di rilancio della città, specie dopo il disastro del coronavirus, si preferisce avanzare scuse più o meno risibili. A propositi di “scadenze”. Ricordino i consiglieri comunali che la gente ha più fretta della politica, perchè la tragedia socio-economica è sotto gli occhi di tutti. Se creare 100 posti di lavoro non è urgente, per favore andatevene a casa.

Una richiesta di rimando del punto che riguarda l’ex area della cantina Enocarboy che ha fatto andare su tutte le fuire Fabio Leonte, il quale non percepisce la necessità di parlare del nulla anziché prendere di petto le situazioni importanti. Parlare ancora del coronavirus, su fatti noti abbondantemente a tutti, non sembra così urgente da trattarlo al primo punto e far scorrere ore e ore. A proposito di città, di “interessare la città”, fate allora la convocazione allo stadio e ascoltate ogni cittadino.

Se la seduta telematica non vi aggrada, perché avete speso 2500 euro?

Filippo Cardinale