CONSIGLIO COMUNALE, ITALIA VIVA PRESENTE SOLO PER APPROVARE PROGETTO MACAUDA E DEBITO FUORI BILANCIO
Cresce l’attesa per la seduta consiliare di domani sera. Una seduta che arriva nel bel mezzo di una gravissima spaccatura tra il sindaco Francesca Valenti e Italia Viva, il gruppo politico che conta tre consiglieri comunali. Domani sera è atteso il dibattito politico che sarà chiesto dalle opposizioni. Ciò che resta della coalizione che ha vinto le elezioni dovrà affrontare gli inevitabili attacchi delle opposizioni. E a quanto cogliamo da indiscrezioni, non ci sarà il consigliere Gianluca Guardino che, in coppia con Simone Di Paola, ha costituito parte importante del “collegio di difesa” del sindaco.
Da indiscrezioni che siamo riuscite a cogliere, i tre consiglieri di Italia Viva, Ambrogio, Guardino e Ruffo, saranno in aula solo per approvare i punti inseriti nell’ordine del giorno riguardanti il progetto dell’investimento di 20 milioni di euro presentato dalla Corallo Costruzioni, in località Macauda e un debito fuori bilancio. Approvazioni se i punti saranno,ovviamente, ammanniti dai necessari pareri.
Secondo le indiscrezioni in nostro possesso, all’interno di Italia Viva il dibattito politico – auspicato durante la seduta consiliare dedicata all’approvazione del bilancio comunale con un contributo di sollecitazione e di apertura alle opposizioni da parte del medesimo gruppo politico – mirato a tracciare un percorso programmatico da condividere, viene reso vano.
La vanificazione del contributo viene minato alle basi per il venire meno del rapporto di fiducia dentro la coalizione di governo. Ma non solo: rimarrebbe incisa in maniera indelebile, a quanto ci risulta, anche dalla presa di posizione del sindaco Valenti perimetrata dentro quella dichiarazione su “tempi, modi e persone”.
Una dichiarazione, quella del sindaco Francesca Valenti, non digerita da Italia Viva che intravede il mandato sindacale innalzato ad una sola persona. Insomma, Italia Viva, alleato principale della coalizione Valenti che ha portato in dote un numero di consensi tale da porre la lista (Sciacca Democratica) sul gradino più alto del podio, considera una grave inversione da parte del sindaco l’aver scambiato il suo mandato di coalizione per una sorta di funzione che ricorda regimi condannati dalla storia.
Si allarga sempre più la forbice della rottura del rapporto tra Italia Viva e il resto della coalizione, in modo specifico con il Pd. Italia Viva, secondo le nostre fonti, giudica preoccupante l’involuzione politica della coalizione che trova nel Pd locale lo spostamento delle faglie che ha provocato il terremoto politico.
E in Italia Viva l’aria che si respira è uguale al punto del non ritorno. Considera il Pd autore della trasformazione di una funzione politica in una sorta di “tribunale” che emette sentenze e pagelle e confronti di chi va nominato e di chi no.
C’è di più. Dalle indiscrezioni raccolte, Italia Viva considera il sindaco come esecutore di decisioni che riguardano soltanto i cusumaniani. Un chiaro tentativo di annientare, o azzerare come ormai è la caratteristica dell’attuale amministrazione comunale, la lista il cui apporto è stato determinante per l’elezione di Francesca Valkenti a sindaco e di Michele Catanzaro a deputato regionale.
Sarà difficile ricomporre una frattura che sembra la faglia di Sant’Andrea, specie quando si colgono le indiscrezioni secondo cui Italia Viva vede in Valenti e Catanzaro i protagonisti di questo terremoto. Insomma, secondo Italia Viva, i due opererebbero con lucidità luciferina e nel contempo si presentano come novella Madre Teresa e novello Padre Pio.
Filippo Cardinale