Consiglio comunale e delibere arrivate “last minute”. Nasce idillio tra Bivona e Leonte

SCIACCA- Il lupo perde il pelo ma non il vizio, e così in Consiglio comunale continuano ad approdare delibere di impegno di spesa all’ultimo minuto. Quella di ieri, ennesima, doveva essere approvata “ad occhi chiusi”. Si trattava di variazione al bilancio comunale. Basta pensare che la seduta era convocata per le ore 19 e la Commissione Bilancio ha potuto esaminare la delibera alle ore 18:30

I consiglieri comunali non hanno obiettivamente il tempo necessario per studiare il carteggio. E’ vero che capita che qualche consigliere comunale non ama leggere e approva per spirito di squadra e appartenenza politica. Senza sapere che in materia finanziaria la Corte dei Conti è spietata e persegue la responsabilità dei consiglieri e delle sue generazioni, attuali e future. Né vale la motivazione, per la magistratura contabile, che il Comune pecca di personale. Motivo per cui, il consigliere comunale è portatore di responsabilità, anche pesanti.

Ieri sera, l’intervento (eccellente) del consigliere comunale Ignazio Bivona è stato esemplare e convincente, oltre che un manuale di giurisprudenza per chi immagina che il ruolo di consigliere comunale non comporta responsabilità.

Bivona ha fatto valere il diritto di ogni consigliere comunale di avanzare emendamenti alla delibera. Ma questi non possono prodursi se non si ha il tempo necessario per leggere tutte le carte da approvare. Ha evidenziato la responsabilità che comporta il ruolo di consigliere comunale, anche a beneficio dei distratti, o dei novelli.

Insomma, non può avere ancora seguito il vizio che si perpetua, quello di far approdare in aula consiliare delibere “last minute”.

All’intervento di Bivona ha fatto da contraltare quello del consigliere Fabio Leonte. Il veterano consigliere è stato intellettualmente onesto e si è spogliato dalla veste di appartenenza politica. Un gesto che ci presenta un Leonte al netto della sua capacità di controbattere sempre e comunque gli interventi della parte politica opposta. Il suo intervento ha sposato quello di Bivona.

C’è una perversa logica in aula consiliare. La logica dei numeri che prevale sulla ragione. Se la parte che appoggia il sindaco Fabio Termine avesse avuto i numeri maggioritari avrebbe approvato la delibera a occhi (incoscientemente) chiusi. Bivona ha avuto il merito di illuminare l’aula consiliare, ma soprattutto i consiglieri nel loro interesse. La logica dei numeri ha spesso costretto la nostra città a subire scelte che poi non si sono rivelate adeguate alle esigenze della comunità. A volte, anzi, sono andate contro.

Il dibattito sano e saggio è portatore, senza dubbio, di illuminazione, mette da parte gli istinti e la perversa logica dell’appartenenza politica. L’idillio di ieri sera tra Bivona e Leonte, veterani delle dinamiche amministrative del Palazzo di Città, può essere foriero di novità, almeno mirate a spezzare una costante che non è più tollerabile: approvare delibere ad occhi chiusi.

Ovviamente, dopo gli interventi dei due veterani, la seduta è stata aggiornata alla settimana prossima. C’è il tempo per studiare.

Filippo Cardinale