Consegnato a tre finanzieri della Compagnia di Sciacca il premio “Dona Maiora” dell’Unuci
Riconoscimenti per i luogotenenti Pietro Sestito e Domenico Mirabile e per il vice brigadiere Calogero Dimino. La cerimonia di consegna si è svolta presso l’istituto Nicolò Gallo di Agrigento
L’auditorium dell’istituto “Nicolò Gallo” di Agrigento ha ospitato la terza edizione del premio “Dona Maiora”, un evento nato nel 2022 su iniziativa della sezione UNUCI di Agrigento, un tributo a uomini e donne delle Forze Armate e dell’Ordine che si sono distinti per coraggio, dedizione e impegno al servizio della collettività. Il premio è stato assegnato ai rappresentanti dei vari corpi di polizia e di protezione civile che svolgono servizio nell’Agrigentino nell’ambito del contrasto alla criminalità organizzata e nelle operazioni di soccorso durante i flussi migratori.
Tra i premiati anche tre militari della Compagnia di Sciacca per l’importante operazione antimafia “Porto Sicuro”, che ha smantellato una rete criminale legata agli appalti pubblici. Si tratta del luogotenente Domenico Mirabile, che da pochi anni è in città dopo avere prestato servizio presso la tenenza di Castelvetrano e prima ancora a Milano, e due “veterani” come il luogotenente Pietro Sestito e il vice brigadiere Calogero Dimino. Entrambi prestano da 25 anni servizio nel presidio saccense delle Fiamme Gialle e durante questo lungo periodo hanno partecipato a varie operazioni antidroga (White Rock, Smile, Cocktail), antimafia (Passepartout), anticorruzione, usura e bancarotta (Tela di ragno, Vulcano), antiassenteismo all’ospedale di Ribera e attività la pirateria audiovisiva. Tra i vari riconoscimenti, per Sestito nel 2021 anche la “Medaglia Mauriziana” al merito della Presidenza della Repubblica.
L’Unuci, ha conferito un premio speciale anche al prefetto di Agrigento, Filippo Romano, per le attività di coordinamento che lo stesso ha svolto in Campania nell’ambito dell’operazione “Terra dei fuochi”, ed alla carriera al capo di stato maggiore della difesa, il generale Luciano Portolano, che è agrigentino ma che per impegni professionali non era presente alla cerimonia.