CONSEGNA DEPURATORE, L’ALTRASCIACCA: “CHE FRETTA C’ERA?”. SOLO PER “TOGLIERCI DAL GROPPONE QUALCHE DEBITO”
L’associazione l’AltraSciacca ritorna sulla vicenda della consegna del depuratore. “Sul verbale di consegna del depuratore troviamo conferma delle nostre affermazioni in merito alla non obbligatorietà della consegna, alla possibilità di attendere gli sviluppi della Legge Regionale n. 2/2013 e alla possibilità di chiedere a Girgenti Acque Spa di fatturare in bolletta, per conto del Comune di Sciacca e sino alla scadenza del contratto con la CONSCOOP, i costi di depurazione da riversare repentinamente nelle casse del Comune”.
Lo afferma l’Associazione in una nota. “L’Amministrazione – prosegue – ha sbandierato in tutte le maniere possibili che gli alti costi di gestione dell’impianto e l’impossibilità di riuscire a sostenerli nel tempo costringevano il Comune a disfarsi del depuratore consegnandolo a Girgenti Acque Spa, che ancora gongola per l’affare concluso. Dal verbale di consegna, però, scopriamo che il depuratore, dopo ben 13 visite di collaudo, non è stato ancora sottoposto al collaudo finale e che la consegna, più volte definita “anticipata”, avviene nonostante l’esistenza di interventi ancora in corso d’opera da sottoporre all’esame della commissione di collaudo”.
L’Associazione pone alcune domande:
– Perché di tanta fretta?
– Perché non aspettare quanto previsto dalla accennata L.R. n. 2/2013 che prevede il termine di sei mesi per indicare le disposizioni attuative per la fuoruscita dei privati dalla gestione dell’acqua pubblica?
– Perché disfarsi del depuratore atteso dalla città da tanti anni ed ora, forse, irrimediabilmente sottratto alla stessa, i cui costi, siamone pure certi, li pagheremo noi cittadini ai prezzi stabiliti dalla Girgenti Acque Spa?
Per l’AltraSciacca il perchè della fretta alla consegna sta nel fatto che ” l’ATO Idrico, in adempimento a quanto già deliberato, si impegna a versare al Comune di Sciacca le rate di mutuo, dell’importo di Euro 2.582.280,00, anticipate per la realizzazione del primo stralcio dell’impianto di depurazione e delle condotte fognarie.“
“La fretta – conclude l’AltraSciacca – non era dovuta solo alla questione dei costi di gestione, ma anche alla possibilità concreta di toglierci dal groppone qualche debito esercitando la pratica dei bravi amministratori con le tasche dei cittadini, contro la dichiarata volontà degli stessi”.