Confiscati beni per 8.2 mln a noto imprenditore agrigentino della distribuzione alimentare
AGRIGENTO- Oggi, la Divisione Polizia Anticrimine – Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali – della Questura di Agrigento ed il Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Agrigento hanno dato esecuzione ad un Decreto del Tribunale di Agrigento – Sezione Misure di Prevenzione – con cui è stata disposta la misura di prevenzione patrimoniale della confisca a carico di un noto imprenditore della provincia agrigentina, di 5 immobili, del valore complessivo di € 8.247.000 ubicati in Agrigento, Porto Empedocle (AG), Palermo e Gela (CL), 14 autoveicoli e 11 rapporti bancari/assicurativi.
Con lo stesso decreto è stato, altresì, disposto e sono stati eseguiti il sequestro e la confisca, “per equivalente”, di 2 magazzini ubicati nel Comune di Realmonte, del valore complessivo di € 50.000
Il noto imprenditore, operante nel campo della grande distribuzione alimentare operante della provincia di Agrigento ed in quelle limitrofe, salì alla ribalta delle cronache nell’anno 2016, allorché fu tratto in arresto dalla Guardia di Finanza di Agrigento nell’ambito dell’operazione denominata “Discount”, in quanto gravemente indiziato del reato di bancarotta fraudolenta ed altri reati connessi, per i quali poi, nel maggio del 2018, fu condannato, con sentenza del Tribunale di Agrigento, alla pena di anni 8 di reclusione.
Conseguentemente all’arresto, ritenutane elevata la pericolosità sociale quale persona suscettibile di applicazione di misure di prevenzione sia personale che patrimoniale, la Divisione Polizia Anticrimine – Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali -, di concerto con il Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza, avviò indagini finalizzate all’applicazione nei suoi confronti delle suddette misure, scandagliando tutte le attività economiche ed imprenditoriali, nonché le disponibilità finanziarie e patrimoniali, facenti capo allo stesso.
Col provvedimento eseguito oggi, il Tribunale ha disposto la definitiva confisca di quasi tutti i beni sequestrati nel 2020 ed ha, altresì, disposto il sequestro e la confisca, “per equivalente”, dei succitati magazzini ubicati nel Comune di Realmonte, come contropartita di pietre preziose di ingente valore, anch’esse facenti parte dei beni nella disponibilità dell’imprenditore, parimenti oggetto di sequestro ma che non furono mai rinvenute.