Conad, fatturato a 15,7 miliardi, completata l’acquisizione di Auchan
MILANO (ITALPRESS) – Conad nel 2020 porta il fatturato a 15,7 miliardi di euro (+10,2% rispetto all’anno precedente), raggiunge una quota di mercato del 14,8% e completa l’acquisizione della rete Auchan. E’ quanto emerso nel corso del tradizionale incontro di fine anno del gruppo (quest’anno in modalità web per le norme anti-Covid), in cui sono stati presentati i risultati del 2020 e le strategie che guideranno i prossimi mesi. La crescita non ha riguardato tutti i 3.816 punti di vendita, ma ha visto trend molto positivi per i canali di prossimità (anche per l’effetto Covid-19) e i concept, mentre sono stati negativi per gli ipermercati. Conad ha inoltre confermato la propria leadership nel canale supermercati, con una quota del 24,2%.
A proposito dell’integrazione della rete Auchan, l’ad di Conad Francesco Pugliese ha spiegato che “pur essendo molto complementare con la nostra, rischiava di fallire e di lasciare a casa molti lavoratori. Siamo riusciti a ridurre il numero degli esuberi, attraverso la mobilità, da 6.200 a 3.200 ed ora siamo scesi ancora a 500 e contiamo di ridurre ulteriormente questo numero attraverso percorsi di ricollocazione. In totale abbiamo investito 350 milioni nella rete, che si sommano alla perdita di 450 milioni che aveva maturato Auchan. Ciò che avevamo promesso l’abbiamo fatto. Al termine del 2020 abbiamo sviluppato un fatturato di 15,7 miliardi, continuando a crescere ed investire”. A livello territoriale Conad si conferma leader nel Centro-Sud Italia, ma con il chiaro obiettivo di rinforzarsi, anche grazie all’integrazione della rete Auchan, soprattutto nel Nord Ovest.
Nei prossimi tre anni, infatti, è previsto un piano di investimenti da quasi 1,5 miliardi per l’ammodernamento dei punti di vendita di ogni tipologia, che insisterà anche su temi quali la sostenibilità (ambientale, sociale ed economica), l’e-commerce e la marca commerciale Conad che, con 4.978 prodotti – di cui 500 nuovi lanci – vale 4,5 miliardi di euro, in crescita del 20% a valore e rappresenta più del 30% del valore totale Italia. “Siamo soddisfatti, ma non felici per questo 2020, perchè il Paese deve affrontare una situazione difficile di ripresa e il sistema distributivo è in una fase critica. Sembra quasi una Babele perchè non c’è un discorso armonico sul futuro del Paese. Oggi i centri commerciali sono più sicuri dei negozi, eppure non possiamo vendere, soprattutto nei fine settimana. Noi lavoreremo con impegno ancora maggiore per contribuire alla ripresa, allo sviluppo del Paese e per rendere più solida la grande distribuzione italiana”, ha sottolineato Pugliese.
L’ad ha ricordato che le iniziative sociali dei soci Conad, delle cooperative e del consorzio a fine 2020 arriveranno a oltre 30 milioni di euro. “Queste iniziative vanno dalle mense per i poveri agli interventi per lo sport giovanile, fino alla scuola, ma quest’anno ci hanno visto impegnati anche a supporto di iniziative legate al Covid – ha aggiunto -. Voglio ringraziare i nostri soci e collaboratori per gli ottimi risultati, ma soprattutto per essere sempre stati un importante punto di riferimento nelle comunità nelle quali operano, soprattutto quelle maggiormente colpite dal Coronavirus”.
“Multicanalità, sviluppo dei prodotti a marchio Conad, sostenibilità, digitalizzazione: queste le direttrici strategiche di Conad – ha puntualizzato il direttore generale di Conad Francesco Avanzini -. Con l’integrazione dei punti di vendita Auchan vogliamo diventare determinanti in tutti i canali. Per rendere la nostra rete ancora più efficace nel soddisfare le esigenze dei clienti, abbiamo definito un piano di investimenti da 1,487 miliardi di euro in tre anni per l’ammodernamento dei punti di vendita di ogni tipologia. Quest’anno abbiamo aperto i nuovi Spazio Conad, negozi d’attrazione di grande metratura e nuovo disegno concettuale. Per i nostri Prodotti a Marchio (Mdd), ormai arrivati a rappresentare un terzo del nostro fatturato, da una parte lavoriamo con i fornitori per stabilire partnership sempre più forti nel nome del made in Italy e della qualità, e dall’altra ampliamo la gamma, rafforzando il segmento premium”.
(ITALPRESS).