La crisi idrica mette a rischio l’Arancia di Ribera Dop. A Palermo una delegazione degli agricoltori
RIBERA- Una delegazione di agricoltori provenienti da Ribera e dagli paesi dell’areale di produzione dell’Arancia di Ribera DOP si è recata, lo scorso 13 maggio a Palermo presso l’Assessorato dell’Agricoltura per rappresentare il pericolo di chiusura delle rispettive aziende agricole a causa dell’emergenza idrica, non trovando possibile andare avanti nello svolgimento delle loro attività, data la situazione di stallo in cui si versa.
I motivi della protesta, sono stati segnalati dal Presidente del Consorzio di tutela dell’Arancia di Ribera DOP Salvatore Daino alle autorità competenti, tra le quali: il Commissario Straordinario del Consorzio di Bonifica Baldo Giarraputo e il Direttore Generale dello stesso Dario Cartabellotta.
Gli agricoltori – scrive il Presidente Daino – hanno chiesto all’Amministrazione Regionale di farsi portavoce delle difficoltà delle loro aziende, ormai al collasso, al fine di salvare le colture e centinaia di posti di lavoro. Continua il Presidente Daino, gli agricoltori chiedono a gran voce l’erogazione dell’acqua, di avere risposte certe in merito alle tempistiche e alle modalità di distribuzione della stessa e di essere aggiornati sulla programmazione degli interventi per la risoluzione dell’attuale crisi idrica.
Nel corso dell’incontro con i vertici dell’Assessorato Agricoltura, è stata annunciata dal Presidente Daino che ha accolto e condiviso l’allarme lanciato dagli agricoltori, l’intenzione di presidiare ad oltranza il palazzo della Presidenza della Regione, mobilitando centinaia di agricoltori, qualora non arrivino risposte convincenti per la risoluzione della drammatica situazione in cui si trova Ribera e tutto il comprensorio dell’Arancia di Ribera DOP.
La preoccupazione da parte di tutti gli agricoltori e operatori della filiera per il futuro dell’Arancia, fiore all’occhiello delle produzioni storiche siciliane, tutelata dal prestigioso riconoscimento DOP, è grandissima.
Il Presidente Daino ha manifestato la sua vicinanza agli agricoltori e alle loro famiglie, consapevole che il fallimento di un comparto così importante per il nostro comprensorio rischierebbe di mettere in ginocchio l’economia di tutto il territorio con danni incalcolabili, pertanto, si è fatto carico di chiedere con urgenza dei tavoli tecnici a vari livelli per la risoluzione della crisi idrica.
E’ stata proposta, come soluzione per uscire dall’emergenza, la realizzazione di un’opera nuova, a monte del fiume Sosio che consenta il riempimento della diga Castello per caduta, prescindendo dalle opere già esistenti.
Il Direttore Generale, Dario Cartabellotta e il Commissario Straordinario del Consorzio di Bonifica, Baldo Giarraputo, hanno manifestato la lora massima attenzione per la risoluzione del problema ed espresso tutta la loro solidarietà agli agricoltori presenti, garantendo il loro impegno per il superamento dell’emergenza e rendendosi disponibili ad incontri in loco con gli agricoltori.