Comunicazione e linguaggio politico in Italia dal 1978 ad oggi: piace il libro di Ettore Bobbio

SCIACCA. Ha destato e desta attenzione il libro di Ettore Bobbio dedicato al cambiamento della comunicazione in Italia dagli anni ’70 ad oggi.

“Dal compromesso storico al contratto di governo. La comunicazione in politica”, è stato presentato nella sala Blasco ad un pubblico attento che ha potuto apprezzare un testo tratto dalla tesi di laurea di un giovane, oggi laureato in scienza della comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità. Ettore Bobbio, nipote dell’omonimo ex sindaco di Sciacca tra il 1960 e il 1962, con la sua pubblicazione fa fare viaggio nel passato, una riflessione sul presente e invita a volgere lo sguardo sul futuro.

Il libro è un’accurata ricostruzione degli ultimi 40 anni di vita politica italiana, una pubblicazione da leggere e conservare per avere chiari quali sono stati i ritmi della comunicazione e del linguaggio politico in Italia, letteralmente stravolta negli ultimi 25 anni prima dalla martellante telepolitica di Silvio Berlusconi, poi dall’aggressività populistica di Beppe Grillo e oggi da una comunicazione attrettanto aggressiva ed altrettanto social populista, di Matteo Salvini e Giorgia Meloni.
La dirigente scolastica Mariangela Croce ha dialogato con Bobbio facendo il percorso cronologico del libro. Particolarmente significativo il passaggio del compromesso storico di metà anni Settanta elaborato da Enrico e Berlinguer e Aldo Moro, un passaggio politico che non piaceva ai Paesi occidentali e nemmeno a parte della Sinistra, poi interrotto dalla tragedia del rapimento e della uccisione dello statista. Il linguaggio di quegli anni dei politici puntava a cercare consensi attraverso un atteggiamento colto e articolato, senza eccessi.
Con Bettino Craxi, comincia a modificarsi la comunicazione di chi governa o punta a governare. Nascono i primi staff addetti alla comunicazione, si affinano le strategie, ci si avvia a quella rivoluzione mediatica creata da Silvio Berlusconi, che ha potuto utilizzare, oltre al suo atteggiamento ammiccante e agli slogan ad effetto, i mezzi di comunicazione di sua proprietà, dalle televisioni ai giornali, fino allo sport più popolare del mondo con la presidente della squadra di calcio del Milan.

Poi arriviamo ai giorni nostri, da Matteo Renzi che ha tentato di proseguire il cammino del Berlusconismo senza avere gli stessi risultati ai “vaffa” di Beppe Grillo, fino al “contratto di Governo”, l’accordo scritto tra Lega e M5S conclusosi poi come tutto sappiamo. Nei giorni nostri i più accesi protagonisti della comunicazione politica “innovativa” sono Salvini e Meloni, che gridano forte e cercano consensi anche sulle macerie del Covid.

Un lavoro, quello di Bobbio, che analizza con tanti interessanti dettagli un quarantennio di vita italiana, un libro che mette in evidenza i cambiamenti sul modo di comunicare, un libro che tutti dovremmo leggere per capire meglio come funziona la comunicazione in politica e per tentare di “smascherare” chi sprigiona strategie comunicative ammalianti e frasi ad affetto solo per ottenere facile consenso senza realmente credere in ciò che dice.

Giuseppe Recca