Comuni agrigentini voteranno insieme un ordine del giorno per il rilancio delle Terme di Sciacca
SCIACCA. I sindaci ed i consiglieri comunali di diversi Comuni dell’hinterland di Sciacca hanno partecipato ieri nell’aula consiliare del Comune di Sciacca ad un incontro sulle Terme promosso da Fabio Termine e Ignazio Messina. Un incontro che nasce dall’esigenza di trasformare una vertenza cittadina in una vertenza territoriale e provinciale.
Vi hanno preso parte i rappresentanti dei Comuni di Agrigento, Cattolica, Comitini, Caltabellotta, Ribera, Sambuca di Sicilia, Bivona, Burgio, Menfi, Santa Margherita Belice, Montevago, Lucca Sicula, Alessandria della Rocca.
Si è parlato dei recenti impegni assunti dal presidente della Regione Renato Schifani e tutti nel giudicare positivo l’attuale determinazione manifestata dal governatore, hanno espresso la volontà di rimanere compatti per arrivare in tempi brevi al rilancio delle terme, che sono patrimonio dell’intera provincia. Il sindaco di Menfi Vito Clemente, richiamando i tempi in cui si pensava alla istituzione di una “Provincia Selinuntina” con Sciacca come punto di riferimento (18 Comuni avevano ufficializzato adesione), ha proposto che nel percorso attivato per la riapertura delle Terme di Sciacca ci sia anche il coinvolgimento dei territori delle province di Trapani e Palermo.
Ribadita anche la necessità che il territorio sia rappresentato nel tavolo tecnico istituito alla Regione. Sia il sindaco Fabio Termine che il presidente del consiglio comunale hanno annunciato la predisposizione di un ordine del giorno unitario sul rilancio delle terme da deliberare nei vari consigli comunali negli stessi giorni. Si è parlato infine di un invito da rivolgere al presidente della Regione Renato Schifani per farlo venire a Sciacca insieme ai suoi assessori per una giornata particolare dedicata ad una grande assemblea delle istituzioni. In alternativa, i sindaci possono autoconvocarsi a Palermo presso la sede della Regione Siciliana.
Al di là del percorso attivato dal governo regionale riguardante la riqualificazione delle terme e poi l’affidamento ai privati, è stato anche sottolineato che non bisognerebbe cancellare l’ipotesi della Cassa depositi e Prestiti.
Giuseppe Recca