COMUNE: POCA LIQUIDITA’, MA CON 8 MILIONI DI CREDITI SUBITO ESIGIBILI

Battere cassa, ma avere un tesoro di oltre 8 milioni di euro. E’ la paradossale situazione in cui versa il Comune di Sciacca. La cifra si riferisce ai crediti vantati dal Comune e che sono liquidabili nel giro di pochissimo tempo. Una somma che consentirebbe all’Ente locale di superare con serenità la grave crisi di liquidità cui è costretta a sottostare. Una cifra che alla quale bisogna aggiungere altri 3,5 milioni di euro che rappresenta un contenzioso con l’Eas per gli anni 2005-2008. “Stiamo procedendo con sforzi sinergici- dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola- per consentire un recupero in tempio ragionevoli di somme che costituiscono la situazione dei crediti del Comune. Somme che sono pronte per essere liquidate e che consentirebbero alle casse comunali di guardare avanti con meno ansia rispetto a quella che viviamo. Fermo restando la difficoltà di tutti i Comuni che è il frutto dei continui tagli che subiscono i trasferimenti statali e regionali”. Ma vediamo quali crediti vanta il Comune di Sciacca.

EAS: 4,2 milioni di euro frutto di una transazione. Vi è in corso il decreto ingiuntivo già esecutivo. E’ una somma che la Regione è costretta a liquidare in tempi brevi. La cifra si riferisce alle somme anticipate dal Comune per interventi alla rete idrica fino al 2004.

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA : il credito totale è di 460 mila euro e si riferisce alle somme anticipate dal Comune per la manutenzione del Tribunale di Sciacca . Sono 218 mila euro per l’anno 2012 e 250 mila euro per il 2011. Il Ministero ha comunicato che a giorni verserà alla Tesoreria comunale la quota relativa al 2010.

REGIONE SICILIA : deve trasferire alle casse comunali 2.2 milioni di euro. Sono le quote relative alle trimestralità. Su un totale di 2.9 milioni di euro ha trasferito solamente 710 mila. La differenza dovrebbe essere incassata in tempi brevi.

ENEL GAS : Il Comune di Sciacca vanta un credito di 624 mila euro . Ecco il motivo: era stato saldato un debito fuori bilancio. Somme che una sentenza ha disposto non dovute e il Comune ha vinto con sentenza a suo favore. Molto probabilmente, per ritardare il pagamento la società Enel Gas ha impugnato la sentenza. Si attende che la Cassazione si pronunci, ma solo in materia di legittimità e non di merito.

GIRGENTI ACQUE: la società idrica deve sborsare al Comune 660 mila euro. La cifra si riferisce al periodo in cui, preso in gestione il servizio idrico, è stato lo stesso Comune, in attesa che la società entrasse a regime, ad anticipare somme per le bollette Enel e per il personale comunale messo a disposizione.

Dunque, questo è, in sintesi, il quadro dei crediti vantati dal Comune. Somme che sono oro colato e che darebbero forza vitale alle casse comunali.

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