Comune di Canicattì rischia dissesto finanziario
Il Comune di Canicattì si avvia verso il dissesto finanziario. E’ emerso ieri nel corso della Conferenza di capigruppo consiliari alla quale hanno partecipato anche il vice sindaco e assessore alle Risorse Finanziarie con delega al Bilancio, Finanze, Tributi e Pari Opportunità, Patrizia Bennici, il dirigente dei Servizi Finanziari e ai Tributi, Carmela Meli, il collegio dei Revisori dei Conti e da remoto il segretario generale, Cinzia Chirieleison.
Al centro dell’incontro la relazione sulle eventuali possibilità di rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario già predisposto un paio di anni fa. E come ha spiegato il vice sindaco nella sua relazione sull’attuale stato delle casse comunali parrebbe da escludere qualsiasi possibilità di riadattamento del piano di riequilibrio e condurre, pertanto, alla dolorosa scelta di dichiarare il dissesto finanziario. A confermare ai presenti che l’unica via percorribile era quella del dissesto ci hanno pensato anche il segretario generale alla luce dei dati reperiti e dei risibili finanziamenti statali attribuiti al Comune di Canicattì.
L’ultima parola sarà del Consiglio Comunale.
Qualora il Consiglio Comunale non intendesse votare la proposta di deliberazione, lo stesso sarebbe soggetto allo scioglimento e sostituito da un commissario straordinario cui andrebbe il compito di approvare l’atto. Il Presidente del Consiglio, vista la delicatezza della questione e le relative conseguenze che ricadranno sulla comunità, ha chiesto “massima responsabilità a tutti, responsabilità e accortezza che, come dallo stesso asserito, sono state piuttosto blande negli anni passati e che forse oggi avrebbero evitato questa triste scelta”.
Il dissesto comporterà l’aumento al massimo delle tariffe e delle aliquote delle tasse e dei tributi comunali, ai creditori del Comune potrà essere liquidato solo il 30% del dovuto e non più il 90% come invece concedeva il piano di riequilibrio.