COMPLESSO FAZELLO, “CERAMISTI E CORALLARI COSTRETTI A PORTARE VIA LE OPERE”

Il museo ospita diversi reperti tra cui spiccano i cannoni

Negli ultimi mesi è nata una vicenda, che ha avuto effetto moltiplicativo di fatti sfociati anche in una lettera-denuncia, che riguarda il complesso monumentale del Fazello, nel quale opera la scuola materna ed elementare. Una vicenda che ha già smosso le quiete acque con la produzione di corrispondenze che hanno coinvolto oltre dirigenza dell’istituto scolastico,  il consiglio d’istituto, il Comune, anche la Soprintendenza e il ministero dell’Interno tramite il Fec (Fondo edifici di culto). Una vicenda che sta toccando anche l’associazione “Amici di Vincenzo Tusa” e la Lega Navale di Sciacca. Un inanellarsi di fatti che, molto probabilmente, avrà ancora riflessi sul campo della responsabilità e della completezza di autorizzazioni e aspetti burocratici e tecnici.

L’ex assessore ai Beni Culturali, Salvatore Monte oggi fa il punto su taluni aspetti e passaggi, uno dei quali ha una data ben precisa ed è il riverbero dal tremendo nubifragio del novembre 2016.

ALLUVIONE NOVEMBRE 2016, DANNI MUSEO DEL MARE, TRASFERIMENTO CANNONI AL FAZELLO. Bisogna partire da questa data per avere un quadro di ciò che è successo e di ciò che ha prodotto successivamente. Il 25 novembre 2016 anche Sciacca venne investita da una alluvione senza precedenti. La furia della natura si abbattè, ovviamente, anche sul Museo del Mare di Contrada Muciare, devastando il piano terra. Per allestire quel museo ci fu tantissimo impegno sia della Lega Navale di Sciacca che del Comune.

All’indomani dell’alluvione, la scena che si presentava, con riguardo all’ex colonia restaurata, era tragica. “Tutti i reperti storici presenti all’interno del Museo del Mare vennero dati per spacciati ma, soltanto qualche giorno dopo, grazie alla disponibilità dei volontari della Lega Navale e dei Gruppi Archeologici si comprese che molti reperti erano ancora li, sotto metri e metri di fango”, racconta Salvatore Monte, il quale dispose “una guardiania h24 dell’ intera colonia ospitante il Museo del Mare e nei giorni seguenti, pezzo dopo pezzo, vedemmo riaffiorare gli antichi reperti. Compresi subito che il Museo del Mare, in quelle tragiche condizioni, non avrebbe potuto ospitare, almeno nell’immediato, tutti i reperti e fu cosi che qualche pomeriggio dopo mi recai nei locali comunali del complesso monumentale Fazello (con ingresso da Via Licata) dove avevo allestito, grazie ad un apposito finanziamento ed in sinergia con il Liceo Artico, il Consorzio Corallo ed i Ceramisti di Sciacca, una bellissima mostra dedicata appunto alla ceramica ed al corallo”.

Adiacenti a questi locali esiste un’ampia stanza, che si affaccia sull’atrio interno del “Fazello” che ospitava materiale didattico della Scuola. “Fu proprio in quel momento- aggiunge Monte- che pensai che quei locali avrebbero potuto rappresentare il giusto scrigno per ospitare i reperti del Museo del mare” .

Monte, il 5 dicembre 2016, inviò una mail all’allora dirigente del 1° Circolo, iFelice Benenati, chiedendo ” la disponibilità temporanea (tre mesi – fino a Marzo 2017) dei locali da destinare a Mostra temporanea di oggetti in ceramica e corallo. Infatti pensai di destinare l’area adiacente in Via Giuseppe Licata (da sempre gestita dal Comune) ai reperti de Museo del Mare (cosi da non avere il fiato sul collo in termini di tempistica legata alla riapertura del Museo del Mare di Contrada Muciare) e le due stanze adiacenti l’atrio del Fazello alla mostra temporanea di Ceramica e Corallo (che in un’ottica museale non aveva la necessità di essere definitiva) ed ai soli cannoni che erano ospitati all’interno dell’atrio superiore del palazzo Comunale”.

“Nel mese di Marzo avendo valutato che il museo di contrada Muciare era, ed è ancora, inagibile ed avendo valutato che, in quel preciso momento, i locali avuti in prestito dalla scuola non erano stati richiesti,  preferii lasciare attive le due esposizioni che, fino a quel momento non avevano dato nessun problema alla buona funzionalità della scuola”.

IL DOPO ELEZIONI AMMINISTRATIVE E L’INVITO A CORALLARI E CERAMISTI A PORTARE VIA LE OPERE D’ARTE DELLA MOSTRA. Monte spiega che “soltanto qualche settimane dopo le elezioni amministrative venni a sapere che ceramisti e corallari vennero invitati a portare via le proprie opere in quanto in quei locali sarebbe stata destinata una ulteriore ala dedicata a museo del mare. Una ulteriore espansione espositiva che, di fatto, poneva fine, anche a mia insaputa (ma non ero più Assessore) alla mostra dedicata alla ceramica ed al corallo.

Monte sottolinea che “le ulteriori mire espansionistiche, seppur legate probabilmente alla precisa volontà di offrire alla città un degno polo museale, non sono riconducibili all’amministrazione Di Paola. Non è mia l’idea di utilizzare la “Sala Abruzzo” del complesso Fazello (tra le sale a disposizione della Scuola) per farne una sala espositiva. Non è mia l’idea di esporre al Fazello le antiche pale lignee (custodite presso la prefettura ed all’interno del Liceo Artistico di Sciacca) all’interno della Chiesa dello Spasimo che mi risulta essere concessa all’Amministrazione Comunale dal Consiglio di Amministrazione del Fondo Edifici di Culto e Consiglio di Stato ma con un scopo ben preciso: Polo ludico didattico degli alunni della Scuola con annessa area espositiva. Probabilmente la Sovrintendenza ha delle progettualità a lunga scadenza anche se, sarebbe opportuno ricordargli, che la città ha un museo che attende da anni di vedere la luce, ovvero, quello destinato nei locali adiacenti la ex Chiesa di Santa Margherita in Via Incisa”.

L’AUSPICIO DELLA RIAPERTURA DEL MUSEO DEL MARE IN CONTRADA MUCIARE. “Ben vengano i nuovi poli museali, ben vengano le mostre di carattere artistico–culturale ma, al contempo, si faccia fronte anche alle esigenze dei più piccoli che in quella struttura vivono giornalmente le fasi più importanti della loro crescita”, rimarca Monte, auspicando che l’attuale Amministrazione comunale “dedichi maggiore impegno per accelerare la riapertura del Museo del mare di Contrada Muciare oltre che a definire l’iter dei lavori della strada di collegamento che dal viale del Terme conduce a Contrada Muciare ed adoperarsi al fine di procedere celermente alla nascita del Museo all’interno del Complesso di Santa Margherita, salvo ritenere opportuno non dare seguito a nessuna progettualità portata avanti dall’ex Amministrazione Di Paola”.


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