Comparatori? Risparmio per i clienti, guadagno per le imprese

Ogni giorno gli utenti italiani che fanno shopping online si rivolgono ai portali di comparazione per confrontare i prezzi dei prodotti, ma anche dei servizi sottoscritti sul web. Già nel 2022 il 61 per cento degli internauti aveva dichiarato di usare queste piattaforme prima di comprare, attratti da velocità nel consultare le offerte, ma anche dalla possibilità di accedere a servizi aggiuntivi proposti dai compara-prezzi, su cui spiccano le recensioni degli altri utenti, oppure degli esperti di settore.

I classici comparatori sono quelli che effettuano ricerche aggiornate sui prezzi praticati dalle aziende al momento della consultazione, e li elencano in maniera chiara, schematica, intuitiva, così da consentire all’utente di scegliere un prodotto in offerta o in promo, a costo ridotto. Il guadagno delle piattaforme, che si comportano a pieno titolo come motori di ricerca, è dato dal volume di traffico generato dalle visite, mentre i negozi online sono portati a praticare promozioni sempre più attrattive, per emergere nella vasta concorrenza. Questo tipo di servizio è molto utile se si vogliono comprare scarpe di marca, abbigliamento, accessori, prodotti tecnologici, profumi, cosmetici, beni farmaceutici, ovvero beni generici che sono quotidianamente oggetto di ribassi e offerte.

Oltre al mercato dei prodotti, è però quello dei servizi digitali ad essere stato sconvolto, in positivo, dall’affermarsi delle piattaforme di comparazione. Queste ultime, nel caso dei servizi, hanno iniziato ad assumere forme sempre più strutturate, con funzionalità aggiuntive rispetto al semplice confronto dei prezzi.

Un esempio interessante viene dai comparatori come Altroconsumo, al cui interno si possono confrontare i costi di beni hi-tech come quelli dei servizi finanziari o delle forniture di luce e gas: la particolarità sta nel fatto che questi ultimi vengono testati, e vengono fatti valere dallo staff diritti come quello di recesso e così via, in modo da offrire un servizio di “recensione” agli utenti della piattaforma.

Altri portali noti, come Segugio.it., fanno parte di gruppi ampi – in questo caso Mutuionline, quotato in borsa, – e sono specializzati in prodotti finanziari e assicurativi, ma anche in assicurazioni, banche, agenzie come, rispettivamente,

Cercassicurazioni, Trovabanche, Trovagenzie.

Il guadagno di questa categoria di comparatori è dato dalle commissioni versate dalle aziende incluse nella lista di confronto, ma si tratta di una cifra che non va ad aumentare il prezzo finale, anzi, stimola la concorrenzialità.

Nel caso di Facile.it, invece, il comparatore ottiene entrate dalle percentuali dei contratti conclusi, e in questo caso, più che di comparazione vera e propria, possiamo parlare di affiliazione di alcune imprese appartenenti a un dato comparto.

Quello dei servizi è però un mondo ampio, nel quale sono inclusi anche lo svago e l’intrattenimento: a seconda del settore, esistono diversi tipi di compara-prezzi, con varie funzioni interne. Si pensi al mondo dei viaggi, dominato da portali come Trivago o Kayak: in questi casi il comparatore rimanda direttamente alla struttura, oppure permette di usufruire di promozioni e sconti, come nel caso di Booking e del suo programma fedeltà Genius. Nel caso dell’intrattenimento si va dai comparatori degli operatori legali del gioco, che spiegano ad esempio come trovare i bonus senza deposito per scommesse o altre promo, ma anche quali sono i vantaggi e svantaggi di ogni piattaforma – dai metodi di pagamento al servizio clienti -, e si arriva a siti che confrontano costi e palinsesti delle pay tv presenti sul mercato.

Si tratta, in poche parole, di una comparazione-recensione connessa a tipologie di servizio complesse, che necessitano di un consiglio in più, oppure di conoscere bene la terminologia specifica, il funzionamento, l’offerta in generale, magari per trovare soluzioni ad hoc e personalizzate.

Tornando ai consumi, la personalizzazione dell’offerta inclusa in alcuni siti di comparazione è resa possibile dalla compilazione di form nelle quali si specificano i propri bisogni, magari in relazione alla fornitura di luce e gas, oppure in merito alle utenze telefoniche, da Internet alle connessioni mobile.

Il risparmio, per gli utenti, è assicurato, ma anche la possibilità di trovare promozioni in linea con le proprie esigenze, in modo rapido e senza perdere troppo tempo girando per negozi oppure sfogliando volantini.

Dal lato delle aziende, il guadagno è assicurato, perché spesso i compara-prezzi vengono proprio in soccorso al bisogno di visibilità di una impresa di e-commerce, a a fronte di una concorrenza sempre più ricca, specie in alcuni ambiti. Tra gli altri vantaggi dei comparatori c’è anche quello di raccogliere dei dati utili rispetto ai prezzi praticati dalle altre aziende, così da poter elaborare una strategia competitiva.

Il beneficio è dunque triplice: le imprese possono aumentare il fatturato e disporre di importanti vetrine, i consumatori risparmiano in pochi click e in modo sicuro, e i comparatori hanno un ritorno percentuale su visite e vendite concluse. Probabilmente in questo tris di vantaggi sta il successo dei compara-prezzi, ormai strumenti indispensabili per naviganti, acquirenti e utenti.