COMMISSIONI CONSILIARI, I NUMERI CAMBIANO
Ma anche casi estremi: ad esempio, 12 sedute dedicata alle modalità di pulizia dei cassonetti dei rifiuti o le 24 alla problematica regolamento arredo urbano
Prese di mira nel 2009 e nel 2010 per il numero eccessivo di sedute e per il conseguente elevato costo per le casse comunali, le sei commissioni consiliari comunali nel 2011 sono costate meno, ma possono ancora fare dei tagli discutendo in tempi più celeri problematiche di piccola entità. Il riepilogo del lavoro svolto nell’anno 2011 presenta numeri diversi rispetto all’anno precedente e costi evidentemente ridimensionati, segno che la “casta” locale si è resa conto che occorre dare un contributo nel programma complessivo di risanamento dell’ente in un momento di crisi. Il calo c’è stato dopo l’estate, quando i consiglieri comunali sono stati sottoposti ad una amichevole tiratina d’orecchi dai burocrati.
Tutte le sei commissioni consiliari hanno abbassato il numero dei verbali redatti nel corso dell’anno: la prima commissione affari generali e personale nel 2011 ha stilato 73 verbali contro i 55 del 2010; la commissione bilancio e finanze 34 verbali rispetto ai 27 del 2010; la commissione lavori pubblici e urbanistica 65 verbali contro i 91 dell’anno precedente: la quarta commissione spettacolo, sport, pubblica istruzione, polizia urbana e annona, ha redatto 19 verbali contro i 44 del 2010; per la quinta, igiene, sanità, solidarietà , ecologia e ambiente, nel 2011 51 verbali, 312 in meno rispetto al 2010; quinta commissione attività produttive, 20 verbali rispetto ai 29 dell’anno precedente.
Il costo è calato, anche se nel bilancio delle spese ci sono da inserire oltre 10 mila euro delle due commissioni speciali d’inchiesta sull’attività svolta dall’Ato rifiuti e dall’Ato idrico. Forse c’è ancora da tagliare, le sedute possono ancora diminuire (dai verbali emergono sedute convocate per diverse volte con all’ordine del giorno temi che possono essere trattati in una sola convocazione, come ad esempio le 12 sedute dedicata alle modalità di pulizia dei cassonetti dei rifiuti o le 24 sedute dedicate alla problematica regolamento arredo urbano) e con questo ridurre ulteriormente i costi della politica, ma è anche vero che per i consiglieri comunali dal 2012 in poi saranno costretti ad assorbire il taglio del 30 per cento del gettone di presenza che porterà l’importo lordo da 61 a 40 euro.
Tempi duri anche per i consiglieri comunali, dunque, dopo due anni in cui le cifre inserite in bilancio erano notevolmente lievitate: a fronte delle 482 presenze in commissione nel 2006, delle 535 nel 2007 e delle 444 nel 2008, nell’anno 2010 le presenze hanno superato il migliaio. Il conteggio dei costi dell’anno 2011 sta per essere completato dagli uffici preposti, ma dai primi rilievi si evince che sembra esserci una nuova presa di coscienza da parte dei rappresentanti politici che oggi a tutti i livelli vengono presi di mira dalla cittadinanza.