COMMISSIONE TERME, DI PAOLA: “FATTO QUALCHE PASSO IN PIU'”

Riceviamo dal consigliere comunale Simone Di Paola, presidente della Commissione comunale speciale Terme, una nota nella quale indica il lavoro svolto dalla medesima Commissione dopo il suo insediamento a Presidente.

Egregio sig. Direttore, mi permetto di scriverle questa presente con riferimento all’articolo di ieri avente ad oggetto l’attività svolta dalla commissione terme, da me presieduta pro tempore.  Nello specifico sento il dovere di specificare quanto segue:
Il 15 Giugno il consiglio comunale mi ha onorato con l’elezione alla carica di presidente della commissione speciale terme.
Ad oggi, cioè a 40 giorni dal quell’ evento, questa è l’attività svolta dall’organismo (attività per la quale non finirò mai di ringraziare tutti i colleghi componenti della commissione per la disponibilità manifestata):

– Seduta di insediamento della nuova presidenza della commissione Terme; programmazione dei lavori e incontro con le autorità comunali: 25 giugno ore 16:30

– Seduta di commissione dedicata all’incontro con l’assessore competente e lo staff intersettoriale incaricato di redigere lo stato dei luoghi e la consistenza del patrimonio termale: 13 luglio alle ore 9:30

– Sopralluogo ufficiale della commissione presso i luoghi del complesso termale: 19 luglio alle ore 10:00

Seduta di commissione dedicata all’incontro con le sigle sindacali sui temi dello sviluppo economico del complesso termale: programmata per il 1 agosto alle ore 9:30

Tutto questo in attesa che venga promosso l’incontro, da noi opportunamente proposto al Sindaco, con il Governo Regionale, richiesto con nota ufficiale del 27 giugno, a mia firma.
Le scrivo tutto ciò, rifuggendo da ogni vena polemica, ma solamente per amore di verità ed a tutela del lavoro svolto dai miei colleghi, di maggioranza e di opposizione, che sin da subito mi hanno manifestato una grande collaborazione e con i quali si lavora serenamente e proficuamente.
Posso immaginare che Ella abbia attinto i dati per il suo articolo dal link istituzionale della commissione, che per mia responsabilità, che mi assumo in pieno, non è stato recentemente aggiornato; cosa per la quale provvederò personalmente a rimediare; tuttavia fanno fede le convocazioni e le note ufficiali, protocollate presso la presidenza del consiglio comunale.
Le preannuncio altresì che numerose sono le idee e le iniziative che, spero, potremo sviluppare, con il contributo della città intera, alla ripresa post ferragosto, con l’obiettivo comune di dare un contributo all’iter che tutti speriamo condurrà alla riapertura delle nostre terme.
Con immutata stima.
Simone Di Paola

Pregiatissimo Presidente, all’atto del suo insediamento nella Commissione comunale speciale Terme disse, subito, che avrebbe istituito un apposito link dedicato al lavoro svolto dalla Commissione. Cliccando su di esso ho potuto, come tanti cittadini suppongo, notare una tabella di marcia effettivamente insufficiente rispetto alla mole di lavoro che lei aveva preannunciato. Un link “spento”, mortascinu. Noto anche, dalle attività aggiunte con la sua odierna nota, che non molto è stato sommato come attività svolte rispetto all’incontro con l’assessore Settecasi, la visita sui luoghi e una seduta programmata con i sindacati. Quest’ultima, in verità, mi sembra non appropriata all’urgenza del verbale di consistenza e sa di più di vertenze sindacali che ancora devono iniziare. Non ho dubbi sulla sua voglia di esprimere la voglia di fare. In verità, tale voglia doveva essere premiata già nel momento in cui il nuovo Consiglio comunale elesse il Presidente. La scelta diversa del Pd non fa torto a lei, fa torto al medesimo partito che dimostra una forte miopia nelle scelte importanti.

Purtroppo, la diffida inviata al Comune di Sciacca dall’assessore regionale all’economia Gaetano Armao tirava gli orecchi sul grave ritardo riferito al completamento dell’atto più importante della vicenda: il verbale di consistenza. Su questo atto si gioca la tappa più importante. “Tutto il resto è noia”, cantava il grande Franco Califano. La verità è che vivendo in terra pirandelliana siamo riusciti a complicare una vicenda fino a farla diventare farsa. Dal 2005 la Regione ha compiuto una filiera degna del manuale del “perfetto incapace”. Ha inanellato una serie di errori che hanno spinto le Terme fino a gettarle nel precipizio della chiusura. Lo stesso super consuelente, assessore Armao, nel 2010 preparò e presentò un bando, a Sciacca in aula consiliare presieduta da Filippo Bellanca con sindaco Vito Bono. Quel bando fece la fine nota a causa di una divergenza tra lo stesso Armao e l’allora Presidente della Regione Raffaele Lombardo. Sono passati altri 8 anni inutili e che hanno peggiorato lo stato di degrado delle strutture termali. 

Il Comune di Sciacca è riuscito a impelagarsi in una vicenda che rappresenta un micidiale pantano, prestando il fianco a entrare in una vicenda dalla quale doveva starne fuori e assumere solo un ruolo di attento visore mirato ad un serio rilancio delle terme e allo sviluppo del territorio. Il Comune non ha mezzi idonei a svolgere il compito che testardamente si è voluto accollare. Il verbale di consistenza non è un mero inventario. Esso fa assumere responsabilità di tipo economico se svolto male. Esso diventa parte importante, nel bando, per dare notizie certe e non approssimative  sul campo degli investimenti che i titolari delle proposte effettueranno per la gestione delle strutture. Un grave non allineamento con la realtà dello stato effettivo delle strutture e soprattutto dell’impiantistica peserà sulla spalle del Comune e anche sulle sue casse. Una vicenda “elementare” è stata trasformata in un pantano incredibile.

Sarebbe bastato che la Regione seguitasse a dare ad un advisor di caratura internazionale il compito di elaborare il bando fino alla pubblicazione a carattere europeo. A tal proposito esistono società specializzate appunto perchè si tratta di un campo assai delicato e complesso come quello del settore termale-ricettivo. Altra cosa è fare un bando per un pezzo di strada o di un’opera pubblica che poi rimarrà incompiuta come tanti esempi. Non era necessario mettere su una macchina diventata farraginosa, complessa, con più interlocutori. E mi fermo qui. 

Mi consenta di sorridere pensando che il Comune di Sciacca non è ancora capace di svolgere un ruolo da asilo nido: aprire due bretelle già completate, quella della Perriera e della Bordea. Se poi passiamo ad un grado scolastico superiore, saltando l’asilo e passando alle elementari, mi consenta anche di osservare come lo stesso Comune non è in grado di dare il via all’apertura della casa albergo per anziani della Perriera ad un anno dall’espletamento del bando. Una piccola casa albergo per anziani. Questo la Regione l’ha capito tanto che ha preso le redini per la stesura del bando, togliendo l’immane compito dalle mani del Comune. 

Si figuri la complessa trappola mortale delle terme! Ribadisco che il Comune un merito, però, lo ha: grazie a Baccei ha tolto la patata bollente dalle mani delle terme per prenderla in consegna e bruciarsi le mani. Le terme, di proprietà della Regione, con la concessione dei beni immobili ancora incompleta, sono strette dalla morsa di due istituzioni: Regione-Comune. Per farsi ancora più male è stata aggiunta la Commissione consiliare speciale Terme che a sua volta apre altre maglie con incontri, al momento, non opportuni. Sinceramente, credo che lo stesso Pirandello sarebbe stupito rispetto al ventaglio che la fantasia del XXI secolo oggi offre.

Con affetto, Filippo Cardinale