COMMISSIONE SPECIALE TERME, SIGNORI SI SCENDE. DOMANI SEDUTA FINALE
Sulle terme abbiamo ascoltato di tutto e di più. Abbiamo scritto centinaia di articoli (basta consultare il nostro archivio), la gran parte dei quali in modo critico. La realtà ci ha sempre dato ragione perché le parole profuse dalla politica sono sempre state simili alle foglie spazzate via dal vento. Una commedia nel contempo tragica e comica che alza il sipario nel dicembre del 2005 con la nascita della Terme di Sciacca Spa. Doveva essere l’inizio della privatizzazione (legge nata nel 1990), fu la fine delle terme con la chiusura delle attività, quattro anni fa.
Lo scorso dicembre, precisamente il 19, fu celebrato un Consiglio comunale per l’istituzione della Commissione consiliare speciale Terme. Necessitarono 4 ore di dibattito per discettare sul nome da affibbiarle. Un finto scontro tra maggioranza e opposizione nel quale l’obiettivo era quello di “uscire” con una soluzione che accontentasse tutti. Si sono dovute ricorrere a diverse “pause” della seduta, fino a quando con l’ausilio della dolcezza di fette di panettone e brindisi con bollicine “Ferrari” dietro l’aula consiliare, si ritornò in aula per apportare modifiche “da alta filosofia” che consentissero l’approvazione all’unanimità della Commissione.
Il punto dell’istituzione della Commissione Terme fu l’ultimo della seduta, approvato più per sfiancamento che per convinzione. La Commissione nacque con il compito di occuparsi e di monitorare lo stato dell’iter per il completamento della procedura della concessione e del bando. Le venne dato un tempo di vita di 4 mesi. Poi venne prorogata di altri 4 mesi per chiudersi, con una relazione, domani 5 dicembre.
Nacque con 5 componenti, 3 della maggioranza e 2 dell’opposizione. Diciassette consiglieri presenti si affannarono per trovare la quadra per un voto unanime, ma soprattutto un presidente. Ruolo che era stato offerto al M5S, ma sia Teresa Bilello che Alessandro Curreri rifiutarono rimarcando che loro avrebbero fatto parte della commissione solo come semplici componenti. Nè era disposto ad assumere la presidenza il centrodestra. Alla fine, con i consiglieri comunali sfiancati e assonnati, si raggiunse l’accordo. La proposta dell’istituzione della Commissione venne votata da 17 consiglieri su 17. Presidente fu eletta Cinzia Deliberto (assente alla seduta), vice presidente Calogero Filippo Bono, segretario Carmela Santangelo. Componenti semplici Alberto Sabella e Teresa Bilello.
Alla fine del lungo dibattito seminotturno e con i consiglieri comunali sfiancati, al grido patriottico proveniente dal fronte della maggioranza appruvamu comi diti vautri, ma basta ca ni sbidugliamu, nacque la Commissione Speciale.
Oggi della questione Terme sappiamo mezze verità, diverse omissioni, tanti adempimenti ancora da compiere, tragiche dimenticanze, mancati accatastamenti. Ma soprattutto, la Commissione Speciale Terme ha prodotto due dimissioni. La prima, mesi fa, ha riguardato il presidente Cinzia Deliberto, la quale non mise mai la mano sul fuoco della Commissione poiché consapevole che il tema era talmente aggrovigliato (da sempre) che rischiava una seria ustione. Venne eletto, al posto della Deliberto, il consigliere comunale Simone Di Paola, il quale attraverso un intervento in Consiglio comunale simile al discorso di fine d’anno del Presidente della Repubblica, ammaliò il civico consesso. In modo particolare la maggioranza, la quale osannò talmente la new entry da dimenticare che beatificando Simone Di Paola condannarono al rogo Cinzia Deliberto, proprio una della maggioranza.
Simone Di Paola ha guidato la Commissione Terme per altri 4 mesi per proroga. L’ultima. Nel conteggio degli otto mesi, venne scalato agosto, il mese delle ferie.
Di recente, il consigliere pentastellato, Teresa Bilello, si è dimessa dalla Commissione. “Tempo perso, non serve a nulla”. E come darle torto.
La Commissione Speciale Terme finisce la sua “missione” domani. Il presidente Simone Di Paola relazionerà per l’ultima volta. La politica, si sa, è l’arte delle parole. Riuscirà a diffondere il messaggio che è stata un’esperienza esaltante, e roba del genere.
L’unica vera novità della Commissione Speciale Terme è l’aver “acceso” una finestra specifica all’interno del sito ufficiale del Comune. Basta dare uno sguardo e leggere i verbali per capire come sono trascorsi otto mesi e con quali risultati. Forse, Teresa Bilello ha azzeccato pienamente l’aggettivo usato per motivare le sue dimissioni.
Filippo Cardinale