Commissione parlamentare reflui: “inefficienza in provincia di Agrigento”
La relazione finale sulla situazione della depurazione in Sicilia condotta dalla commissione parlamentare d’inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti, fornisce una fotografa impietosa sulla la gestione del sistema in provincia di Agrigento.
Viene descritta una situazione di assoluta “inefficienza sfociata in una generalizzata violazione della normativa penale” e un contesto “caratterizzato da inadempienze, omissioni, sciatteria gestionale”.
E’ comunque una relazione, quella pubblicata in questi giorni, riferita ai precedenti anni. La commissione anticipava appunto – avendo audito i vertici della Procura e delle forze dell’ordine – come vi fosse in essere “un’attività di indagine per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la fede pubblica e contro il patrimonio, nonché per reati contro la pubblica amministrazione, quale corruzione e peculato. Secondo la Commissione, la percentuale media dei controlli effettuati da Arpa si fermava, dal 2014 al 2019, al 5 per cento dei controlli minimi previsti.
“In esito ai controlli degli impianti ispezionati nella provincia di Agrigento – dice la Commissione – Arpa ha rilevato che su un totale di 49 impianti di depurazione con capacità depurativa maggiore uguale a 2000 abitanti equivalenti, sono stati controllati in totale solo 11 e di questi, ben 5 non sono risultati conformi”.