COMMISSARIO MONTALBANO IN PUGLIA, PER LILLO FIRETTO SI TRATTA DI “UN FALSO NEL FALSO!”. PENDOLINO: “CHE GUSTO AVRANNO GLI ARANCINI”?
Il sindaco di Porto Empedocle, Lillo Firetto, deputato regionale e componente della “Fondazione Andrea Camilleri”, interviene sulla vicenda della Produzione del Commissario Montalbano. “Comprendo le logiche economiche della casa di produzione della serie Tv del Commissario Montalbano, ma nella sostanza si tratterebbe di un falso nel falso!”. Così il deputato regionale Lillo Firetto sindaco di Porto Empedocle, componente della “Fondazione Andrea Camilleri” commenta l’esternazione del produttore televisivo Carlo Degli Esposti.
“Perché – continua Firetto – i luoghi da promuovere nell’espressione cinematografica addirittura cambierebbero regione. E questo cambiamento si farebbe giusto ora che la Regione Siciliana ha emesso un bando che incoraggia l’allestimento dei set nella nostra regione a cui la “Palomar” di Carlo Degli Esposti potrebbe partecipare. Anzi; mi auguro che lo faccia e consideri, nell’ambito della sua programmazione, l’opportunità di venire a girare anche ad Agrigento dove non mancano spiagge meravigliose e cornici barocche. Con ciò si onorerebbe del resto anche le immaginarie Vigàta e Montelusa così come sono state pensate dallo scrittore Andrea Camilleri”.
“Che sapore avranno gli arancini di Montalbano?”, è l’interrogativo di Gaetano Pendolino, amministratore del Distretto turistico regionale Valle dei templi. “Montelusa e Vigata del commissario Montalbano, sono ispirate alle città di Agrigento e Porto Empedocle, ovvero ai luoghi dove è nato e vissuto lo scrittore Andrea Camilleri, autore dei romanzi da cui la serie televisiva è tratta. Un conto, è stravolgere la verità, ambientando la fiction nel Ragusano, un altro, è snaturarne del tutto il contesto ambientale. Gli autori dovranno riadattare luoghi e sensazioni e conoscenze di Camilleri ad una realtà diversa da quella siciliana. Che sapore avranno gli arancini di Montalbano in salsa pugliese? La Strada degli Scrittori, iniziativa del giornalista del Corriere della Sera Felice Cavallaro, punta a rilanciare quella sintesi naturale tra i luoghi, gli autori e le loro opere, che in un piccolo lembo di terra siciliana ha consentito a Luigi Pirandello – che per primo denominò Montelusa la città di Agrigento – a Leonardo Sciascia e ad Andrea Camilleri di trarre ispirazione per storie e personaggi. Ma, soprattutto, la Strada mira a offrire il territorio di questi grandi scrittori alle produzioni cinematografiche, grazie all’intesa con Sicilia Film Commission. La Sicilia, dunque, rischia di essere defraudata di un’identità che faticosamente sta cercando di riconquistare e di tutelare. Ancora una volta motivi di natura economica vanno in conflitto con la cultura e l’identità del nostro territorio. Auspichiamo che la Regione apra un tavolo di lavoro immediato per affrontare e risolvere i problemi posti dalla produzione”, conclude Gaetano Pendolino.