COMITATO TRASPARENZA RIFIUTI INSISTE: “DELIBERE ILLEGITTIME”

Il Comitato cittadino per la trasparenza sul costo dei rifiuti, ha inviato al sindaco del Comune di Sciacca, all’assessore ai servizi a rete, al Segretario Comunale, al Dirigente comunale del 3° Settore, al Direttore dell’esecuzione del contratto del Piano Aro, al Presidente del Consiglio comunale di Sciacca e a tutti i consiglieri comunali, delle osservazioni su una presunta illegittimità della determinazione dirigenziale del 3° Settore, n. 87 del 9.04.2019 con relativa richiesta di annullamento.

Il comitato, presieduto da Stefano Scaduto, osserva che la determinazione dirigenziale ha liquidato una fattura di euro 46.098,60, per il servizio di tritovagliatura e deferrizzazione del rifiuto secco misto urbano privo di frazione organica, proveniente dalla raccolta differenziata, con successivo avvio a recupero della parte di sopravaglio mediante impianto di selezione automatica presso l’impianto mobile della ditta S.A.M. S.r.l con riferimento al periodo di marzo 2019.

La determinazione dirigenziale secondo Scaduto ha lo stesso oggetto della già contestata determinazione dirigenziale n. 446 del 28.12.2018, essendo diverso solo il periodo di riferimento. Sarebbe dunque illegittima per le identiche ragioni di quella precedente. In base al Piano Aro rifiuti ed al contratto con il Raggruppamento temporaneo di imprese aggiudicatario dei servizi del Piano Aro rifiuti (costituito da SEA s.rl. E Bono SLP s.r.l), il comitato ritiene che si trattave di spese a carico del raggruppamento temporaneo di imprese aggiudicatario dei servizi del Piano Aro, e non a spese del Comune di Sciacca.

“I costi di selezione della frazione secca presso gli impianti di recupero secondo il Piano Aro sono a carico della ditta aggiudicataria dei servizi – dice Scaduto – fino ad oggi a nostro avviso il Comune di Sciacca ha già sostenuto una spesa illegittima di euro 98.304,36, con il rischio, in presenza di altre determinazioni dirigenziali dello stesso oggetto con riferimento a periodi ulteriori, che la spesa possa crescere ulteriormente e sempre più illegittimamente, ponendo le premesse per un ulteriore pesante ed illegittimo aggravio di costi a carico dei cittadini di Sciacca, contribuenti della TARI, già stremati da una Tassa sui rifiuti esorbitante”.


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