Comitato civico patrimonio termale: “Consiglieri comunali, se ci siete lottate con noi”

SCIACCA. Il Comitato Civico Patrimonio Termale si è riunito ieri per ridefinire la linea strategica da perseguire nell’azione finalizzata a salvare il patrimonio termale di Sciacca e quindi a superare l’attuale stato di totale abbandono in cui versa da oltre cinque anni la struttura.

Il coordinatore Franco Zammuto ha inizialmente aggiornato i presenti sullo stato della problematica ad oggi, evidenziando tutte le criticità che hanno finora caratterizzato il percorso intrapreso dalla Regione verso la privatizzazione (voluta dalla legge regionale del 2011) e che hanno impedito di arrivare a qualcosa di positivo.

L’attuale situazione richiede un significativo “cambio di passo” nell’azione svolta dal Comitato Civico per intensificare la pressione nei riguardi degli interlocutori politici e istituzionali, riportando la tematica termale al centro dell’attenzione nell’opinione pubblica cittadina.

Il confronto si è quindi aperto sulle possibili modalità di tale “cambio di passo” e gli interventi dei componenti il Coordinamento hanno fornito un prezioso contributo e delineato la strategia.

Una prima e immediata iniziativa sarà quella di interpellare e coinvolgere direttamente il Consiglio Comunale di Sciacca per capire se tale organo consiliare, che dovrebbe essere interprete permanente della volontà popolare ed espressivo della domanda sociale, sia realmente disposto in modo unitario e nei fatti a mettere al centro della propria azione la problematica termale e a partecipare in prima linea alla lotta che è necessario sostenere per tentare di salvare quella che il Comitato Civico considera una risorsa strategica e un valore aggiunto per lo sviluppo turistico ed economico del territorio di Sciacca, il suo patrimonio termale.