Cominciata la prima «irrigazione di soccorso» ma c’è la protesta degli agricoltori inizialmente esclusi

In contrada Martusa nella sede del Consorzio sono dovuti intervenire i carabinieri. Protesta poi sospesa dopo la comunicazione che entro oggi e domani tutti i terreni avranno l’acqua

Proteste di alcuni produttori agricoli di Ribera davanti la sede del Consorzio di bonifica Agrigento 3 di contrada Martusa, in territorio comunale di Caltabellotta, dove si trova l’omonima vasca di smistamento di acqua per usi irrigui. Agricoltori che lamentavano l’esclusione dei loro poderi, situati a valle del fiume Verdura, dalla cosiddetta “irrigazione di soccorso” che, dopo due mesi dall’assenso dato da Dipartimento Acque e Rifiuti e Autorità di bacino idrografico, è iniziata ieri. Sono dovuti intervenire i carabinieri per ristabilire l’ordine, ma la protesta è stata sospesa solo dopo la promessa da parte del consorzio che anche il versante dove ricadono i terreni interessati, in massima parte agrumeti, sarà regolarmente beneficiato dalla fornitura di acqua entro oggi e domani.

Si trattava della prima “irrigazione di soccorso” di acqua, proveniente dalle dighe Castello di Bivona, e Gammauta di Palazzo Adriano, a beneficio delle colture (tra cui quelle di eccellenza di arance e pesche) ricadenti nei comuni agrigentini di Bivona, Lucca Sicula, e Ribera. Le campagne di Burgio e Villafranca Sicula, per la loro posizione, verranno serviti dal ‘rilancio di acquà dalla diga Gammauta, una manovra effettuata da Enel Green Power, proprietaria nell’invaso di una centrale idroelettrica.

I produttori confidano che non sia l’unica irrigazione stagionale.