“Colpaccio” del Comune di Agrigento: Protezione civile per la manutenzione della rete idrica
Mentre i Comuni di Sciacca e Canicattì si perdono nei tempi lunghi di ordini del giorno, diffide ad Aica, richieste di sostituirsi al gestore e compensazione dei costi
Ad Agrigento l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Francesco Miccichè, ha avviato interventi per incrementare l’approvvigionamento idrico della città e delle aree limitrofe. Il Comune è a lavoro con la Protezione civile regionale e con l’Azienda Idrica Comuni Agrigentini per programmare interventi di manutenzione straordinaria sui punti più critici della rete dove si riscontrano perdite significative dovute alle infrastrutture obsolete.
La città capoluogo ha quindi ottenuto un percorso privilegiato per la gestione di un problema che è causa principale della crisi idrica, ovvero lo stato di degrado delle condotte che fanno perdere in strada il 60 per cento dell’acqua erogata.
Mentre i Comuni di Sciacca e Canicattì si perdono in ordini del giorno, diffide ad Aica e richieste di sostituirsi al gestore per la manutenzione della rete (i tempi burocratici non possono essere brevi) nel capoluogo si portano avanti ed ottengono dalla Regione Siciliana la preziosa possibilità di affiancare ad Aica la Protezione civile per la riparazione dei guasti alle condotte. Tutto questo, immaginiamo, con i fondi che la Protezione civile sta gestendo per l’emergenza idrica.
“L’obiettivo del Comune – ha detto il sindaco Franco Miccichè – è di intervenire dove Aica non riesce con le proprie imprese, con altre aziende selezionate tramite gare d’appalto. Utilizzeremo i finanziamenti della Regione e della Protezione civile per eseguire questi lavori, concentrandoci su aree non coperte dal progetto di rifacimento della nuova rete idrica, che inizierà a breve”.